Qualche tempo fa, lo scorso inverno, le cronache locali ci avevano raccontato, come purtroppo altre volte è avvenuto, di un incidente domestico che avrebbe potuto tramutarsi in una tragedia.
Soffocamento dei bambini: gli incidenti domestici
A Boscoreale, provincia di Napoli, un bimbo di 3 anni era in casa e stava mangiando tranquillamente con la famiglia.
Era un martedì sera, il papà Nicola era tornato a casa dal lavoro e stava apprestandosi a sedere a tavola con i figli Vittorio, il grande, e i tre gemelli di 3 anni Antonio, Rosario, il protagonista della vicenda, ed Emanuele.
La mamma Lucia li raggiunge e tutti cominciano la cena.
Improvvisamente qualcosa va di traverso al piccolo Rosario: comincia ad ansimare, non riesce più a respirare.
I genitori, accanto a lui, entrano nel panico, ma il figlio più grande Vittorio si fa spazio tra i parenti impietriti e dice al padre di fare come lui aveva imparato a scuola, l’Istituto Comprensivo Castaldi Rodari di Boscoreale, durante la lezione per la disostruzione pediatrica.
Lo esorta a prendere il bambino con la pancia sulle sue ginocchia e a dargli 5 colpi assestati tra le scapole.
Il piccolo Rosario riesce così ad espellere il cibo che era andato di traverso e a respirare nuovamente.
Il bambino ha avuto salva la vita grazie al fratello di 10 anni che a scuola aveva appreso una grande lezione.
Fonte: (il Fatto Vesuviano)
Soffocamento dei bambini : una tragedia che può e deve essere evitata
In Italia ogni anno 50 famiglie assistono invece incapaci di reagire prontamente come ha fatto il bambino di 10 anni in questo caso, e vengono colpiti da questa tragedia che è il soffocamento dei bambini, un incidente domestico che può essere evitato apprendendo questa manovra salvavita.
Secondo la SIP (Società Italiana di Pediatria), un bambino a settimana viene soffocato da un corpo estraneo ingerito.
Il vero problema però è la mancanza di tempestività e competenza, e dunque l’intervento scorretto di chi sta accanto alla vittima, che se formato può evitare drammi simili.
In questo caso la cronaca ci ha dato anche il lieto fine, grazie ad un bambino di 10 anni che aveva imparato le manovre di disostruzione pediatrica a scuola.
Ma insegnamenti simili dovrebbero essere messi in opera in tutte le scuole, e in quei luoghi dove si formano le persone per un mestiere, come camerieri, commessi, persino nei reparti maternità a mio parere, per preparare anche i genitori ad un’evenienza simile, che in tal modo può risolversi soltanto con uno spavento.
Noi di Vita da Mamma, proprio per dare un servizio alle nostre lettrici e alle loro famiglie, abbiamo organizzato poco tempo fa un primo evento (raccontato qui), con la dimostrazione ad opera di esperti della Croce Rossa, di manovre per la disostruzione pediatrica.
Evento che voleva intendersi come un servizio per le mamme “fuori dalla rete”.
E più volte abbiamo trattato l’argomento della disostruzione pediatrica per evitare il soffocamento dei bambini: cronaca che balza dalle prime pagine dei giornali, e che mette inquietudine, ma che può non essere scritta grazie a interventi di prevenzione volti a tutta la popolazione.
Il video dell’iniziativa è stato pubblicato in rete (potete vederlo qui) ed è, ripeto, un servizio che noi mamme ci siamo sentite quasi in dovere di offrire a tutti.
Perché Chi salva un bambino salva il mondo intero.