Dieci minuti dopo aver scattato questa foto (visibile nel post allegato a questo scritto – ndr), questa famiglia è semplicemente felice di “essere in vita”, sopravvissuti ad un’onda anomala.
Il mare è pieno d’insidie, spesso imprevedibili o comunque difficili da immaginare. Diciamo subito che quella riportata dal sito di notizie Stuff, e raccontata dall’immagine di questa famiglia che passeggia tra le onde, è una vicenda lontana dalle nostre coste, la geografia delle spiagge italiane rende difficile un fenomeno simile. La famiglia immortalata in questa foto è stata travolta da un’onda anomala, un incidente accaduto a Wellington in Nuova Zelanda.
Onda anomala travolge un’intera famiglia
L’ onda anomala si è abbattuta sull’intera comitiva – erano presenti più famiglie – ma a rischiare maggiormente la vita è stato il figlio più piccolo della coppia, di appena 18 mesi. Ecco i fatti come riportati dalla stampa locale.
Rochelle e Edin Zajko si trovavano a Wellington, in Nuova Zelanda, sulla spiaggia di Riversdale, tutto è accaduto durante un fine settimana, un normale weekend al mare tra amici.
Riversdale è un’area balneare isolata (isolata è un termine più appropriato di riservata quando si viaggia con dei bambini) e si trova sulla costa orientale di Wairarapa.
Alle 10:30 di domenica 14 Giugno 2015 la coppia, tenendo i loro figli per mano e il più piccino in braccio, camminavano tra le onde, apparentemente innocue, della spiaggia; la fonte giornalistica internazionale definisce la condizione del mare come di bassa marea.
Passeggiavano tra le onde anche gli amici del gruppo di vacanzieri e tutti i bambini (l’immagine pubblicata a corredo di questo articolo è stata scatta durante la passeggiata, non tutti i bimbi immortalati di spalle sono figli degli Zajko).
All’improvviso un’ onda anomala, alta un metro e mezzo, si è abbattuta sulla comitiva: 6 adulti, 5 bambini e 3 cani sono stati sommersi dall’acqua.
La foto che racconta la quiete prima della tempesta (quella di seguito postata) è stata scattata 10 minuti prima dell’impatto impressionante e improvviso dell’ onda anomala.
Il figlio minore salvo per miracolo
Gli adulti hanno tentato in tutti i modi e con tutta la loro forza di afferrare i bambini, quello che è sfuggito alla presa dei genitori è stato il più piccolino del gruppo, di appena18 mesi. Il bambino era sfuggito alla presa della mamma; caduto all’indietro, il padre è riuscito, per fortuna o per miracolo, ad avvistarlo mentre galleggiava a faccia in su sull’acqua.
Il bambino non ha riportato ferite né ha manifestato alcun sintomo preoccupante e nessun membro della comitiva si è gravemente ferito. Certamente tutti sono rimasti, però, scioccati dall’evento. L’attrezzatura da spiaggia, invece, è stata danneggiata, ma resta innegabile che questo sia il male minore.
‘’Ero in lacrime perché mi dicevo, oh mio Dio, abbiamo quasi perso il nostro bambino’’, queste le parole della madre.
Storie come questa debbono indurci a più riflessioni:
- quando viaggiate con i bambini scegliete aree facilmente raggiungibili e non tropo isolate, in caso di necessità non sarete soli;
- preferite spiagge con servizio di soccorso ai bagnanti;
- cercate di conoscere lo stato dei luoghi e i possibili pericoli del mare o comunque della zona che decidete di frequentare e\o esplorare;
- ancorate bene gli ombrelloni al suolo;
- tenete i bambini sempre in condizione di sicurezza: quando il mare è alto evitate di giocare tra le onde;
- Se volete comunque giocare con le onde, fatelo in condizioni di mare moderato e non pericoloso, e mettete ai bambini giubbotti di salvataggio.
Articolo aggiornato al 21 Giugno 2022