Non riconoscere un dramma è inaccettabile e non è ammissibile in situazioni di sofferenza e dolore, eppure avviene: è successo a dei giovani peruviani, che pur di avere dei selfie da urlo si sono fatti fotografare con un delfino morto.
Pur di cercare pochi attimi di gloria, si è disposti a tutto? Anche ad una foto con un delfino morto?
Le battaglie animaliste o greenpeace non c’entrano proprio nulla quando in ballo c’è la vita di un essere umano, esiste solo quello che si chiama buon senso, che porta ad agire in maniera corretta e sensata quando sopraggiunge un’imminente situazione di pericolo.
“Ci troviamo a Lima, in Perù e dei ragazzi in spiaggia hanno trovato un delfino morto o agli ultimi spasmi di vita.”
Questa la notizia diffusa in rete il questi giorni e corredata dalle foto che vedete in questo articolo. La “news” che porta data 2015, mese corrente è stata battuta in rete da diversi portali:
www.huffingtonpost.it o www.independent.co
Le fonti raccontano la storia così:
<<I ragazzi invece di chiamare i soccorsi per salvare la vita dell’animale, ammesso che ancora si potesse fare qualcosa, hanno pensato bene di iniziare a farsi foto con il delfino, che era in quelle tragiche condizioni.>>
Voi fareste una foto con un delfino morto o peggio morente?
Si potrebbe anche capire la mania di seguire la moda che sta impazzando negli ultimi tempi, di farsi foto dovunque e con chiunque, ma come si può pensare di scattarsi un selfie invece di aiutare un animale esanime. Questo va oltre le buone regole del vivere comune di altruismo e bontà, è un dovere umano salvare una creatura che soffre, tentare di sottrarla da morte sicura.
E’ inaudito, fuori da ogni logica, lasciar morire qualcuno, anche se questo è un animale, non si può. Prima di tutto per dovere morale e poi per dovere civico, bisogna avvisare le autorità competenti e cercare di prestare un primo soccorso a chi si trova in una situazione di difficoltà.Inutile dire che il comportamento vergognoso dei ragazzi cileni, ha scatenato un mare di polemiche nel mondo del web e della carta stampata, quando le immagine hanno preso a circolare.
Dinnanzi a questa “notizia”, tutti all’unanimità, animalisti o no, hanno esordito con la stessa idea, quel gruppo di ragazzi avrebbe potuto chiamare i soccorsi, che sicuramente avrebbero salvato il delfino, invece di mettersi a scattare delle “foto-ricordo” di un delfino morto , o almeno esamine (questa è la teoria di cui parlano alcuni bagnanti presenti, asserendo che forse il delfino era privo di coscienza ma non ancora senza vita)che da li a pochi minuti sarebbe deceduto.
Ancora le fonti precisano:
<<Ora è aperta la caccia ai malvagi sul web, con la speranza che la loro foto che circola in modo virale, venga vista da qualcuno che possa riconoscere e denunciare il gruppetto di ragazzi a chi di dovere, laddove il delfino al momento dei selfie non era morto, ma ancora vivo questi giovani incoscienti hanno compiuto un reato chiamato omissione di soccorso e vanno puniti per tale gesto.>>
Ma tutto questo è vero, le foto col delfino morto sono il risultato di ciò che le fonti stanno raccontando?
Ci sono delle inesattezze:
– il tempo e l’ubicazione geografica completamente sbagliata, la foto è vera ma non è stata scattata a Lima. E’ datata gennaio del 2014 e i due furono immortalati nella “playa San Pedro” vicino a Chiclayo, una località a nord del Perù a ben 14 ore di macchina dalla capitale, Lima.
– “Ora è caccia ai due sul web“. Ebbene, smettiamo pure di cercare perché la coppia ha nome e cognome e furono rintracciati tempestivamente: sono Judith Maribel Uriol Silva e Jonathan Ramos Torres.
Fonte di rettifica: elcomercio.pe