Prima ancora di spiegare delle tecniche utili per poter insegnare a masticare al bambino in maniera corretta, considero opportuno precisare alcuni punti in proposito:
innanzitutto se il piccolo rifiuta di masticare, pur avendo conseguito un adeguato sviluppo della dentizione, può accadere che, una volta inserito in un contesto scolastico (Scuola dell’Infanzia o anche asilo nido) è riscontrabile che questi, attraverso l’osservazione comportamentale dei suoi piccoli coetanei, inizia in maniera graduale il processo di masticazione.
Pertanto non è consigliabile una “forzatura” alla masticazione in quanto potrebbe accadere l’effetto contrario, ovvero che il bambino rifiuti di mangiare provocando di conseguenza anche episodi sul comportamento alimentare futuri che potrebbero destare preoccupazione. Dunque, non facciamo in modo che una tensione genitoriale possa tramutarsi in una difficoltà del comportamento alimentare di cui il protagonista “apparente” sia solo il figlio.
A tal proposito è opportuno tenere a mente che con l’inizio della “prima dentizione”, periodo che intercorre circa tra il sesto e l’ottavo mese, si passa dalla fase della suzione a quella della masticazione. In questo arco di tempo il bambino sarà orientato a nuove “esplorazioni orali”, ovvero, se da un lato intende assaporare alimenti dai gusti e consistenze differenti, dall’altro desidera di mangiare da solo.
Dunque per insegnare a masticare in maniera adeguata, sulla scia dei desideri del piccolo, si consiglia in questo periodo di fornirgli cibi di diversa consistenza, cercando di non dargli fretta nella masticazione ma insegnandogli proprio a masticare in maniera corretta a seconda della sua età; a tal proposito c’è da ricordare che il periodo di dentizione decidua termina intorno ai 20 mesi.
Dopo i 6-7 anni spuntano i primi “nuovi incisivi” e la dentizione permanente richiede altri dieci anni con l’eventuale presenza dei denti del giudizio.
Sin da subito è consigliabile insegnare a masticare il cibo da un lato all’altro della bocca, masticando in una maniera lenta, in modo tale da comportare non solo una migliore digestione ma anche una giusta secrezione salivare che se da un lato elimina i residui di cibo, dall’altro produce una sostanza di tipo viscoso che funge da protettore della mucosa della bocca.
Qualora insorgano difficoltà nel rifiuto di cibi di diversa solidità, non bisogna arrendersi ma incoraggiare il piccolo in maniera assertiva e graduale alla masticazione di tali alimenti.
Per poter stimolare la masticazione sarebbe inoltre utile “personalizzare il pasto”, ovvero presentarlo in forme magari divertenti, ovvero che possano stimolare piacere non solo da un punto di vista gustativo, ma anche alla semplice vista.
Non sono infrequenti i casi in cui i bambini rifiutano di alimentarsi di “cibi verdi”, in questo caso sarebbe utile presentare tale tipo di pietanza in un formato gradevole al bambino, senza escludere la possibilità che questi manipoli e si sporchi anche con il cibo.
Inoltre, un’altra tecnica molto utile per insegnare a masticare cibi nuovi consiste nel comunicare al bambino il valore nutritivo che quella particolare pietanza assume, per cui, invitandolo ad una masticazione sempre regolare che possa coinvolgere i dentini di cui il piccolo è dotato, il genitore può ad esempio mimare quale parte del corpo va “fortificata” qualora mastichi ed ingerisca quel particolare tipo di alimento (come non ricordare le volte in cui i nostri genitori hanno imitato il braccio forzuto di “Braccio di ferro” ogni volta che ci davano da mangiare spinaci!).
Un ulteriore metodo consiste nell’incentivazione alla masticazione di un particolare tipo di alimento, data la successiva ricompensa, che può essere un cibo a lui gradito, un’attività che questi ama particolarmente e così via.
Nonostante tali metodi possano essere utili per insegnare a masticare, non bisogna mai sottovalutare l’ascolto dei gusti del bambino per determinati tipi di alimento.
A maggior ragione è assolutamente sconsigliabile insistere o forzarlo ad alimentarsi di specifiche pietanze.
Personalmente ritengo sia poco produttivo seguire pedissequamente i tempi “di norma” per ciò che concerne le fasi di dentizione e successiva masticazione, in quanto ogni bambino possiede personali tempi di sviluppo di determinati processi ed abilità
Quindi, a meno che non ci siano tempistiche o modalità significativamente preoccupanti, è consigliabile per i genitori di mantenere la calma per quanto riguarda la nutrizione dei propri piccoli.
Ah, dimenticavo: ricordiamo di condurre costantemente un’adeguata igiene orale al termine dei pasti.