Si possono mangiare fragole in gravidanza? Prima di entrare nel merito dell’argomento, diamo subito una risposta: sì, si possono mangiare le fragole in gravidanza. Allora perché nasce questo dubbio?
Il primo motivo è che le fragole sono allergizzanti (o meglio pseudo-allergizzanti); contengono sostanze capaci di liberare l’istamina, che è primariamente coinvolta nelle reazioni allergiche. Ci sono soggetti sensibilizzati che possono avere reazioni avverse dopo aver mangiato le fragole.
La gestante quindi potrà assaggiare le fragole; se subito dopo prova sensazioni di prurito o rossore, dovrà evitare nuovamente di assumere fragole durante il periodo gestazionale.
Se vi sono in famiglia casi di allergia alle fragole oppure avete reazioni strane dopo averle assunte, non esitate a consultare il medico e non sottovalutate il potenziale pericolo.
Il secondo motivo è che le fragole crescono a diretto contatto con il terreno per cui possono diventare portatrici di toxoplasmosi.
Per evitare qualsiasi tipo di contaminazione, occorrerà lavare bene le fragole prima di mangiarle, magari igienizzandole con prodotti adeguati, come il bicarbonato.
Non è niente di più rispetto a quello che farebbe qualsiasi donna nei confronti di altri frutti o della verdura.
Perché mangiare fragole in gravidanza fa bene?
Le fragole in gravidanza apportano diversi benefici:
Contengono molta vitamina C, anche più di arance e limoni; introducendo una buona quantità di vitamina C a fine pasto, il ferro contenuto negli alimenti viene meglio assorbito; sappiamo infatti che in gravidanza, il fabbisogno di ferro aumenta, per cui un suggerimento per aumentare la quantità di ferro che risulta biodisponibile è proprio associare la vitamina C e quindi concludere i pasti con i frutti che la contengono oppure condire con succo di limone verdure o insalate sono ottime abitudini.
- Oltre alle fragole, buone fonti di vitamina C sono gli agrumi, quindi arance, mandarini, pompelmi e i kiwi; tra le verdure ricche in vitamina C, invece troviamo lattuga, radicchio, spinaci, broccoletti, cavolfiori, pomodori.
Per sfruttare al meglio tutti i nutrienti presenti nelle fragole, occorre conservarle in frigo, al riparo dalla luce e consumarle subito dopo averle tagliate, per evitare la dispersione dei micronutrienti.
Si introduce una buona quantità di iodio, importante per il corretto sviluppo del feto;
recenti studi hanno dimostrato che i bambini le cui mamme hanno assunto la giusta quantità di iodio in gravidanza sono più intelligenti e mostrano più alte capacità di apprendimento nei primi dieci anni di vita, se paragonati ai loro coetanei, le cui mamme hanno assunto più basse quantità di iodio nel periodo gestazionale.
Sono ricche di antiossidanti, i quali contrastano i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento.
Apportano solo 30 kcal ogni 100 grammi per cui rappresenta anche un ottimo spuntino da consumare a metà mattina o a metà pomeriggio, magari unito ad uno yogurt magro.
Hanno un buon contenuto in acido folico, importante nel periodo gestazionale, che protegge il feto da patologie legate al tubo neurale, come la spina bifida.
Quindi, via libera al consumo di fragole in gravidanza, se il nostro corpo lo consente.
Bisogna prestare attenzione a ciò che ci suggerisce il nostro corpo e chiedere aiuto agli esperti (ginecologi, allergologi, nutrizionisti, ecc.) quando abbiamo qualsiasi dubbio.
Per tutte coloro che non hanno nessun tipo di problema: concedetevi questo delizioso frutto rosso, dal sapore dolce e delicato ogni qualvolta lo vogliate, senza aver paura di ingrassare!