Aprendo qualunque rivista, quotidianamente, si possono trovare diete e soluzioni per dimagrire con la stessa facilità con cui aprendo un calendario si trovano, giornalmente, i nomi dei santi.
Oggi è la volta della “Dieta delle tre ore” che incuriosisce, non tanto per la promessa di far perdere 5 chili in un mese, quanto per il nome.
Esso indica una breve durata che, in effetti, si riferisce alla cadenza dell’atto di cibarsi più che alla durata della dieta. Persino una testimonial per nulla eccezionale, per le mille diete che sponsorizza, Angelina Jolie, sembra cimentarsi a seguire una dieta del tutto simile probabilmente la stessa che Jorge Cruise, specialista nella perdita di peso, ha messo a punto e battezzato con il nome di “Dieta delle tre Ore”, diventando un vero guru.
Angelina Jolie, forse parafrasando il numero 3 che è anche quello considerato perfetto, ha poi parlato di dieta delle tre settimane e le cronache e i rotocalchi sembrano trovare divertente questa finta o vera concorrenza a suon di numeri.
A parte questi presupposti, teoricamente, la dieta delle tre ore di Jorge Cruise, dovrebbe funzionare perché una cadenza di tre ore fra un pasto e l’altro permetterebbe ai pasti stessi di non essere abbondanti. Si arriva infatti al pasto successivo in modo da non essere affamati e, quindi, voraci.
Bisogna smettere di mangiare tre ore prima di andare a dormire, ad esempio se si va a dormire alle 23, si deve finire di mangiare alle 20.
Purtroppo, i rapporti tra grasso e spesa energetica non possono essere compensati da un metabolismo più veloce. Il rapporto è troppo distante perché se è vero che l’aumento della velocità del metabolismo può aiutare a bruciare qualche centinaio di calorie, è pur vero che una persona che avesse anche solo un chilo di grasso in corpo, che equivarrebbe a una modesta tornitura tra pancetta, cosce e glutei, contiene in questo chilo di adipe ben 7800 calorie.
Per accelerare il metabolismo, oltre che un metabolismo veloce dato in dote dalla natura (forse Angelina Jolie ne è fortunatamente dotata) normalmente vengono usate sostanze ed integratori che contengono eccitanti come caffeina e teina in primis e certamente, con una adeguata dieta, si può ridurre il peso corporeo di qualche grammo.
L’aggiunta di movimento facilita lo smaltimento e sembra che abbinando questa curiosa dieta delle tre ore possa potenziarne gli effetti.
Nella dieta delle tre ore, innanzitutto, viene controllato l’apporto calorico che è leggermente inferiore al fabbisogno giornaliero, lasciando che il grasso in deposito ritorni ad essere utilizzato per apportare energia al corpo. La novità è proprio che ogni tre ore, in media, mangiando poco, si ha di nuovo il senso della fame che viene acquietata da alti piccoli spuntini bilanciati.
Jeorge Cruise, lascia inalterati i tre pasti principali nei quali giocano un ruolo importante le abitudini per cui i pasti vengono scanditi come di consueto, con la variante che, tra un pasto e l’altro, vengono consumati degli spuntini.
Le possibilità di combinazione sono varie e possono essere adattate ai gusti di ognuno così che nessuno debba rinunciare alla propria bistecca o alla propria pastasciutta e con un minimo di esercizio fisico di almeno otto minuti al giorno, secondo Cruise, si bruciano quelle calorie in eccesso degli stessi pasti, lasciando che per le normali attività giornaliere, sia proprio il grasso in deposito a fornire calorie, bruciandosi e, quindi, autoeliminandosi.
Che dire, i risultati di Angelina Jolie sono sotto i nostri occhi, non deve smaltire nulla, deve solo evitare di accumulare ma il nostro consiglio è sempre quello di fare una dieta bilanciata, movimento e rivolgersi ad uno specialista qualora ci siano problemi specifici o di una certa importanza.