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Togliersi le scarpe quando si entra in casa: 10 motivi per farlo

di Maria Corbisiero

08 Luglio 2021

In diverse culture orientali e mediorientali vige l’usanza di togliersi le scarpe prima o subito dopo aver varcato la soglia della propria abitazione.
Basti pensare al Giappone dove tale regola di buona educazione e reciproco rispetto non viene messa in pratica solo ed esclusivamente in casa propria (o quando si è ospiti in casa d’altri) ma è resa obbligatoria anche in molti locali pubblici.
Non è raro infatti trovare all’ingresso dei ristoranti delle piccole salette al cui interno sono posizionate delle scarpiere dove poter riporre le proprie calzature prima di essere accompagnati al proprio tavolo.

 

Togliersi le scarpe quando si entra in casa: 10 motivi per farlo

Togliersi le scarpe 3 paia di calzature nel corridoio.
Foto diritto d’autore: realiia© 123RF.com – ID Immagine: 122898388 con licenza d’uso.

Togliersi le scarpe in casa: una buona abitudine.

 

Se state pensando che togliersi le scarpe prima di entrare in casa sia un’idea folle, del tutto assurda, forse avete dimenticato le ciabattine che anni e anni fa alcune massaie facevano indossare ai propri familiari per non rovinare i pavimenti di casa, soprattutto dopo averli ben lucidati.
Evitare di entrare in casa e girovagare per le stanze con indosso le calzature utilizzate per uscire è, come detto in precedenza, un gesto di buona educazione e di rispetto nei confronti della padrona di casa, oltre che una forma di tutela per l’ambiente domestico e coloro che vi abitano.

 

Non ne siete ancora convinti? Ecco allora 10 buoni motivi per togliersi le scarpe prima di entrare in casa.

 

1 – Igiene.

 

Quando camminiamo per strada, la suola delle nostre scarpe entra in contatto con ogni sorta di porcheria (compresi gli escrementi degli animali), raccogliendo germi e batteri di vario genere che, una volta entrati in casa, vengono depositati sul pavimento della nostra abitazione.
Togliersi le scarpe sull’uscio di casa evita tutto ciò, inoltre ci permette di mantenere i pavimenti puliti più a lungo con un buon risparmio di acqua e detersivo.

 

2 – Sostanze nocive.

 

Uno studio effettuato dalla Environmental Protection Agency (EPA – Agenzia per la protezione dell’ambiente degli Stati Uniti) ha evidenziato la possibile presenza di sostanze tossiche sotto la suola delle scarpe. In pratica le nostre calzature, oltre alla sporcizia, possono raccogliere in strada anche sostanze nocive come diserbanti.
Come per il punto n° 1, togliersi le scarpe prima di entrare in casa ci permette di non lasciare in giro per le stanze tali dannose sostanze.

 

3 – Batteri.

 

Secondo Jonathan Sexton, microbiologo ambientale dell’Università dell’Arizona, una scarpa ospita mediamente “centinaia di migliaia di batteri per centimetro quadrato” e più si cammina più il numero aumenta, come anche la tipologia.
Sulla suola delle scarpe è possibile trovare batteri fecali come l’Escherichia coli o, peggio ancora, lo Staphylococcus aureus, agente patogeno responsabile di diverse infezioni della pelle, del sangue e del cuore.

 

Attenzione! Queste informazioni non devono però farci intendere le suole delle scarpe come delle armi atomiche, lo stesso Sexton afferma che “L’esposizione fa il veleno. Se non sei esposto, non ti ammalerai”.

 

La carica batterica presente sotto le scarpe infatti rappresenta per una persona sana un rischio minimo, in alcuni casi anche nullo; discorso non valido per gli individui immunocompromessi che necessitano invece di una maggiore attenzione.
Non bisogna inoltre dimenticare i bambini, in particolar modo quelli che gattonano e giocano sul pavimento, togliersi le scarpe prima di entrare in casa equivale a tutelarli e ad evitare che entrino in contatto con i batteri trasportati dalle calzature.

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4 – Usura.

 

Altro aspetto da non sottovalutare è il “consumo” che la scarpa provoca su tappeti e pavimenti, specialmente i tacchi che possono minare l’integrità di parquet e pavimentazioni più pregiate. Quindi, se vogliamo che i pavimenti e la tappezzeria durino nel tempo, mantenendo la loro integrità, dobbiamo togliere le scarpe appena varcato l’uscio della nostra abitazione.

 

Togliersi le scarpe quando si entra in casa: 10 motivi per farlo

Donna toglie le scarpe sullo zerbino.
Foto diritto d’autore: psodaz© 123RF.com – ID Immagine: 93942312 con licenza d’uso.


5 – Rispetto.

 

Come detto in apertura di articolo, diverse culture seguono questa regola in segno di rispetto nei confronti della padrona di casa o di colei/colui che l’ha pulita, e verso i propri vicini (soprattutto quelli che abitano al piano inferiore) che possono essere disturbati dal rumore delle nostre scarpe mentre ci spostiamo da una stanza ad un’altra.

 

6 – Rispetto anche per gli oggetti.

 

Simile al punto n° 5, in questo caso si parla di rispetto per gli oggetti come i pavimenti, la tappezzeria e le stesse scarpe. Abbiamo infatti già chiarito che indossare le scarpe in casa può accelerare l’usura dei suddetti e delle stesse calzature.

 

7 – Esempio ai più piccoli.

 

Un bambino è lo specchio dei propri genitori che riflette in modo speculare il loro comportamento, ma è anche una spugna, avido com’è di apprendere ed assimilare il maggior numero di informazioni.
Per questi motivi è necessario dar loro il buon esempio, come togliersi le scarpe prima di entrare in casa, insegnandogli il rispetto verso le persone e le cose ed inculcando loro l’educazione alla pulizia.

 

8 – Salute.

 

Abbiamo già parlato di salute nei primi punti, in particolar modo di come togliersi le scarpe prima di entrare in casa possa evitare che l’abitazione diventi un vero e proprio ricettacolo di germi e batteri.
A ciò possiamo aggiungere i vantaggi legati alla camminata a piede libero, ossia scalzi, una pratica che contribuisce a rendere i muscoli più forti in quanto vengono stimolate le articolazioni.

 

9 – Piedi piatti.

 

Camminare scalzi in casa aiuta soprattutto i bambini a modellare i piedini attraverso la camminata sul pavimento, evitando così il piattismo, meglio noto come piede piatto. Camminare su un suolo duro e privo di differenziazioni (deve essere uniforme) è difatti un’ottima ginnastica plantare.
Attenzione! Per garantire dei risultati, il piede deve essere completamente nudo, cioè privo di calzature, calze e calzini.

Camminare scalzi fa bene ma risulta del tutto inutile quando il bimbo indossa le calze o i calzini antiscivolo: ecco perché

10 – Comodità.

 

Vuoi mettere la soddisfazione e la goduria che si prova nel togliersi le scarpe a fine giornata?
La comodità di un paio di pantofole è indiscutibile, senza contare l’effetto benefico del “sentirsi a casa” e lasciare fuori alla porta, oltre alle scarpe, anche tutti i brutti pensieri e le preoccupazioni della giornata.

 


 

Articolo originale pubblicato il 22 Aprile 2015 e aggiornato all’8 Luglio 2021



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