Accettare la diversità è un percorso difficile, soprattutto per un padre di un bambino che si sente bambina.
Guardate questo video, che racconta in breve la storia di un bambino che si sente diverso, un bambino Transgender
Lo ha raccontato mirabilmente Holly Siz, al secolo Cecile Cassel (sorella stra del più famoso vincent Cassel, ovvero Mister Bellucci, marito della nostra Monica), attrice e cantante Hindie del panorama francese, che lo scorso ottobre ha pubblicato questa canzone, dal Titolo The Light, con un video toccante e a insieme duro.
Bambino transgender. La reazione del papà
Il video della cantante infatti affronta un tema difficile, oltretutto con immagini non dure, ma piene di significato.
Cosa vuol dire avere per figlio un bambino transgender?
Vuol dire accettare la diversità o piuttosto ammettere una devianza?
E se una persona, un bambino fin dai suoi primi anni, si sente stretto nei panni che indossa, cosa è giusto fare?
La strada forse più comoda per un genitore forse sarebbe quella percorsa dalle prime immagini del video.
Bambino Transgender. Il pregiudizio di tutti
Eccolo, questo bimbo di otto anni, fa colazione coi genitori, e invece di giocare con le macchinine o con i robot preferisce un cavalluccio azzurro con la chioma folta che lui spazzola.
E il papà si sente disturbato da questa visione, e agisce quasi con violenza.
E poi anche a scuola: una provocazione ovviamente, che tinge di maggiore significato il video.
Il bambino entra in classe con un vestito da femminuccia a fiori, viola, pieno di volant, e ovviamente suscita lo scherno dei suoi compagnetti.
La maestra cerca di mettere un freno alle risatine, ma questo succede, e succede soprattutto quando il diverso è buffo, ai limiti del ridicolo.
Bambino Transgender. ” Io sono così”
Ma questo bambino non può farci niente, se si piace di più col vestitino che nei suoi panni “canonici”, lui si sente ridicolo al contrario nei suoi pantaloni, nella sua maglietta da maschio.
Ma non può però neanche restare indifferente alle derisioni, e soprattutto non può non sentirsi ferito dalla reazione del padre.
Un papà che trova quasi impossibile accettare che suo figlio si disinteressi ai videogiochi di guerra, che non voglia fare un canestro in giardino con lui.
Poi però nel video la svolta.
Di fronte ad un ragazzino che, al di là di ogni sovrastruttura sociale, al di là di ogni perversione, contro ogni pregiudizio, vuole essere se stesso, indipendentemente dal vestito che indossa (o dalla religione che professa, o dal colore della pelle che ha aggiungerei) un genitore cede.
Cede all’amore, e alla felicità di suo figlio.
Guardate il video, carpitene il significato, e preparate i fazzoletti.