Proteggiamo i nostri beni con una password, perché non farlo anche con il nostro bene più prezioso?
La sicurezza dei bambini deve sempre essere messa al primo posto ed è da questa esigenza che è nata questa idea innovativa.
Anche se sembra un’idea bizzarra e anche svilente collocare i bambini sullo stesso piano di dati personali, conti in banca o telefonino, assimilare la sicurezza dei bambini, quanto meno, a quella di ogni altra cosa, non è, in fondo un’idea sbagliata, anzi dovrebbe essere alquanto ovvia.
Ormai il meccanismo delle password fa parte del nostro quotidiano e ci troviamo a digitarne diverse durante il giorno o anche a crearne di nuove per le più svariate esigenze. Le password cercano di garantire l’accesso come sicuro e limitare le possibilità che ci venga portato via qualcosa di importante.
Inutile nascondere che certi fatti avvengano, la cronaca ci insegna che purtroppo non si può prevedere con assoluta certezza di essere immuni da eventi funesti.
Pensiamo con orrore e brividi a quanto possa essere relativamente “facile” per un estraneo entrare in contatto con i nostri figli, magari carpendo qualche banale informazione personale come i nostri nomi, fingersi amici o conoscenti che possano portarli a casa o tenergli compagnia…
Inutile nascondere la testa sotto la sabbia e purtroppo certi drammi non passano mai di moda…
La sicurezza dei bambini si proietta così in una sfera di instabilità, dove, senza voler drammatizzare, si possono aprire numerose “finestre” di accesso pericolose per la loro incolumità.
Per la prima volta si parla di “password per bambini” il 22 luglio 2014, quando un preside di una scuola di Bangalore, in India, il dott. B. Gayethri Devi, distribuisce una lettera ai genitori e al personale della scuola in cui venivano dati preziosi suggerimenti per la sicurezza dei bambini, consigli molto efficaci e si invitava tutti a diffondere e far circolare questa idea affinché diventasse una pratica che ostacolasse potenziali incidenti ed avventure drammatiche.
Ecco cosa viene suggerito di fare esattamente per la sicurezza dei bambini:
1 – Create una password speciale che venga condivisa tra voi e vostro figlio e altre persone di vostra fiducia (nonni, baby sitter,…) Non deve essere mai condivisa con altri in nessun caso, proprio come fate con le password già in vostro possesso.
2 – Assicuratevi che il bambino la memorizzi.
3 – Se uno sconosciuto si avvicina a vostro figlio e cerca di convincerlo di andare con lui, il bambino dovrà chiedergli la password.
4 – Se lo sconosciuto non la conosce, vostro figlio si rifiuterà di andare con lui e allerterà gli adulti più vicini.
Anche noi, a nostra volta, vi chiediamo di diffondere questa iniziativa che in poche e semplici mosse potrebbe tutelare i nostri figli da sconosciuti e malintenzionati che si spacciano per persone amiche.
Sappiamo purtroppo che non sempre gli eventi rendono possibile questa pratica ma è pure un tentativo di diminuire i rischi in modo semplice e potrebbe servire a salvare molte più vite di quanto immaginiamo!
Fonte: Childpassword