È possibile insegnare a parlare a un bambino? Ogni genitore, sin dai primi mesi di vita del bambino, attende con ansia la prima parolina ma il momento in cui i bambini iniziano a parlare non è lo stesso per tutti. Le fasi dell’acquisizione del linguaggio si succedono in modo armonico ma la loro durata varia in base a ogni bambino e al contesto in cui è inserito.
Non tutti i bambini raggiungono gli stessi traguardi alla stessa età.
Ci sono delle tecniche da utilizzare per insegnare a parlare a un bambino?
Ci sono tante cose che i genitori possono fare, nel rispetto dei tempi del bambino, per aiutarlo nella maturazione del linguaggio. È molto importante che i genitori parlino col proprio piccolo, sin dai primi mesi di vita, anche se lui non è ancora capace di rispondere.
10 strategie per insegnare a parlare a un bambino – Consigli per i genitori
1. Utilizzate le azioni quotidiane
Il primo esercizio da fare per insegnare a parlare a un bambino è parlare al bambino.
Le azioni quotidiane rappresentano un contesto favorevole per l’ interazione comunicativa e la stimolazione linguistica in quanto permettono la ripetitività delle espressioni verbali e gestuali.
Ad esempio, potete accompagnare con le parole il momento del bagnetto, il momento della pappa, o il cambio del pannolino utilizzando frasi semplici, cercando di associare sempre le parole agli oggetti e rispondendo alle loro espressioni facciali.
È importante che il piccolo vi guardi mentre gli parlate cosicché possa prestare attenzione alle vostre espressioni facciali e vedere i movimenti della vostra bocca mentre le parole vengono prodotte, per cui ricercate sempre il suo sguardo. I genitori nei primi mesi costituiscono infatti il più importante esempio linguistico.
2. Coinvolgetelo nell’osservazione di quello che c’è intorno
Descrivetegli tutto ciò che fate e tutto ciò che lui sta facendo.
Ad esempio se state preparando la sua pappa : “ ora mamma ti prepara la pappa, gustosa gustosa come piace a te” oppure mentre lui gioca “ stai giocando con la palla rossa…ti piace la palla rossa…” in questo modo aumentiamo la loro capacità di attenzione e ascolto.
3. Evitate il baby talk
Per baby talk si intende la varietà linguistica usata dagli adulti per parlare ai bambini.
Dopo l’anno di età dovremmo utilizzare un linguaggio corretto quando ci rivolgiamo al nostro piccolino perché se gli parliamo con un linguaggio estremamente infantile non gli forniamo il modello corretto a cui ispirarsi. Un conto è parlare a un bambino in modo allegro acutizzando la voce, diverso è insegnare a un bambino a parlare nel modo sbagliato.
4. Riformulate il suo messaggio
E’ importante dare un nome agli oggetti che il bambino indica o guarda, nominate quell’oggetto anche ripetutamente inserendolo nelle frasi.
Ad esempio se il bambino vi indica il contenitore in cui conservate i biscotti,riformulate la sua richiesta: vuoi un biscotto? Mamma ti dà un biscotto.Ti piacciono i biscotti vero?
Accompagnate le parole con gesti ed espressioni del volto, giocate con la voce in modo che il bambino possa cogliere il senso delle parole anche attraverso il tono utilizzato.
5. Stimolate la comunicazione rivolgendogli spesso delle domande
Verso i 10 mesi potete cominciare a rivolgergli semplici domande chiuse :
“ Vuoi il biscotto o la caramella? Ti va di uscire con la mamma?”
6. Rispettate i turni comunicativi
Rispettate i turni comunicativi anche se il bambino ancora non parla ma produce soltanto gorgheggi e balbettii.
Rispondete alle sue smorfie alle sue boccacce, ai piccoli versi che produce. Il bambino è sensibile all’alternanza dei turni. In questo modo stimoliamo ancora una volta l’attenzione all’ascolto.
7.Mostrategli libricini con immagini colorate
Già a partire dai 9-10 mesi potete mostrare al piccolo i libricini per bambini.
Scegliete quelli illustrati e colorati, ne esistono diversi tipi: cartonati, di stoffa, parlanti. Descrivete le figure, spronatelo a denominare e indicare le immagini che gli mostrate (es. “Guarda il topolino” “Dove si nasconde il topolino?”)
8. Leggete le fiabe al vostro bambino
La lettura è in grado di stimolare lo sviluppo delle competenze linguistiche già a partire dai 6 mesi.
Molti studi dimostrano che i bambini a cui viene letto precocemente sviluppano prima il linguaggio e successivamente apprendono la lettura con meno difficoltà.
È importante che i bambini fin da piccoli ascoltino le favole perché l’ immedesimarsi nei personaggi della storia facilita lo sviluppo delle capacità emotive e relazionali.
9. Cantategli canzoncine e filastrocche.
La ripetizione favorirà l’apprendimento.
10. L’inserimento a scuola
Anche la scuola gioca un ruolo fondamentale nell’acquisizione del linguaggio.
L’interazione con gli altri bambini è importante per comprendere la struttura del linguaggio. I bambini, entrando in relazione con i pari, imparano a rispettare modi e tempi della comunicazione.
Molti studi clinici dimostrano che i bambini a cui i genitori hanno parlato molto non presentano soltanto un vocabolario più ricco ma possiedono anche dei quozienti intellettivi molto più elevati degli altri.