Se siete persone sensibili allora questo video non fa per voi, lo strazio di un bambino punito in un modo così vile è agghiacciante ed ingiustificabile.
Più volte abbiamo ribadito che la violenza, di nessun tipo e in nessuna possibile sfumatura può far parte dell’educazione genitoriale, ancor più se esercitata in un modo così atroce.
La scena viene ripresa da un cellulare da una finestra di fronte a dove si svolgono i fatti.
Già l’incipit è inquietante e non può lasciare indifferenti.
Si scorge su un balcone di una casa popolare una donna che presumibilmente è la mamma del bambino. E’ ferma immobile davanti ad un bimbo, forse lo sta redarguendo per una marachella. C’è anche un bimbo più piccolo che scappa dentro casa. Le braccia della “mamma” sono tese, il viso freddo come il ghiaccio.
In un attimo la furia si scatena e la donna percuote il bimbo con una paletta in plastica, forse del tipo che si usa per cacciare gli insetti. Uno, due, tre colpi netti che paiono frustate accompagnati da urla dal significato incomprensibile ma facilmente intuibile.
Il bambino punito rimane impassibile quasi fosse impietrito, si piega leggermente ai colpi.
Il cuore si strazia nel vedere questo bambino punito in un modo così disumano ed inaccettabile.
La scena però non si conclude ancora, il peggio deve ancora venire, come se tutto ciò ancora non bastasse.
La mamma, in un ulteriore impeto di rabbia, solleva il bambino in malo modo e lo appoggia sul parapetto del balcone. Adesso si possono udire le urla terrorizzate del bambino punito che piange e si tiene stretto a quel brandello di muretto. Mentre la mamma da una parte lo tiene e dall’altra lo espone al vuoto.
Attimi che sembrano non finire mai mentre il bimbo viene trattenuto solo da una gamba, penzolante dal parapetto del balcone.
Un gesto che definire orribile è dir poco, che nulla ha di materno e nulla ha di umano, un atto tremendo che si può solo iscrivere alla follia. E’ terribile solo immaginare cosa potesse pensare quel povero bambino punito ed indifeso di fronte a sua madre che lo torturava in quel modo che gli faceva avvertire profondamente il disprezzo e il disamore.
Una mamma dalla quale presumibilmente, come figlio avrebbe voluto solo amore e coccole, da cui avrebbe voluto un abbraccio, magari un tono severo se necessario ma non certo il comportamento di un carnefice e di un aguzzino senza limiti.
Che adulto potrà mai diventare questo bambino punito in questo modo?
Come può una mamma essere così profondamente insensibile e fosse fino al punto di punire in questo modo?
E infine un dettaglio non trascurabile:
perché le persone che hanno ripreso il video non hanno fatto nulla per fermarla?
Comprendiamo e condividiamo questa testimonianza che fa orrore e ci mette di fronte ad una realtà che non possiamo negare ma, almeno una delle persone che si sentono parlare mentre viene ripresa questa scena poteva urlare ed intervenire.
Ci auguriamo che sia seguita almeno una denuncia e non solo una condivisione virale e superficiale di questo video.
Tutti noi se dovessimo assistere ad un episodio di questo tipo o simile, siamo chiamati a risponderne alla nostra coscienza. Laddove la coscienza individuale non risponde al buon senso e alla civiltà, deve intervenire la coscienza collettiva, non rimanendo muta e complice in un grave atto di omissione.
Non c’è una sola colpa al mondo che possa aver giustificato un atteggiamento del genere e generare un tale atto.