Primo giorno di primavera 2015: oggi, esattamente alle 23:45 ora italiana, avrà inizio la primavera.
L’inizio della primavera corrisponde ad un evento astronomico determinato dalla rivoluzione della Terra: l’equinozio di primavera.
Attenzione: l’equinozio di primavera non ricorre sempre il 21 marzo! Siccome esso è un evento astronomico preciso, che si computa su un numero di ore determinato, il primo giorno di primavera non cade mai nella medesima data. Nel tempo la data è, quindi, mobile: può cadere tra il 20 e il 21 marzo.
Il primo giorno di primavera 2015 è oggi 20 marzo.
Chi afferma che la primavera incominci sempre il 21 marzo, giorno di San Benedetto da Norcia, cade in un errore comune cedendo ad una “diffusa” esemplificazione non corretta da un punto di vista astronomico.
Le stagioni non cambiano il 21 del mese, ogni tre mesi, gli equinozi (quello di primavera e quello d’autunno) ed i solstizi (quello di inverno e quello d’estate) non sono eventi fissati in date convenzionali, ma sono eventi astronomici scientificamente computati sulla base di calcoli precisi. In ragione proprio di tali calcoli l’avvio delle stagioni si “muove” in un arco temporale pari ad alcune decine di ore ogni anno.
Gli esperti di astronomia precisano che per tutto questo secolo, l’equinozio di primavera cadrà il 20 marzo, con qualche eccezione per il 19 (nella tarda serata) e la primavera astronomica tornerà a cominciare il 21 marzo, nel giorno di San Benedetto da Norcia, solo nel 2102.
Ecco una tabella delle stagioni astronomiche, così come avverranno in Italia nei prossimi anni:
Cosa significa equinozio?
Autunno e primavera iniziano nel giorno cosiddetto dell’equinozio; in una massima esemplificazione si dice che l’equinozio è quel giorno in cui la lunghezza del giorno è pari alla lunghezza della notte.
Le ore di luce pian piano si allungano ed in questo periodo dell’anno lo percepiamo con evidenza, ma, ad onor del vero, va detto che oggi il perfetto equilibrio tra giorno e notte, in termini di lunghezza, non è un dato oggettivo e valido in ogni luogo del mondo. Tale equilibrio dipende da una serie di fattori condizionanti in primis dalla latitudine, cioè dalla collocazione sul globo terrestre (ecco perché definendo l’equinozio abbiamo parlato di generale approssimazione).
Da un punto di vista squisitamente astronomico l’equinozio si può definire così:
l’equinozio corrisponde al momento in cui il piano dell’equatore celeste (la proiezione dell’equatore sulla sfera celeste) e quello dell’eclittica (il percorso apparente del sole nel cielo) si intersecano.
In conclusione le stagioni, e quindi gli equinozi ed i solstizi che ne segnano l’ingresso, hanno inizio in un istante preciso, che astronomicamente segna l’avvio della stagione successiva (quindi non hanno inizio in un giorno convenzionalmente stabilito) e l’istante, frutto di un calcolo matematico, può variare di anno in anno. Detta variazione consta nello spostamento in un arco temporale limitato e determina un’oscillazione su un paio di giorni, del resto questa oscillazione si spiega intuitivamente pensando alla diversa durata dell’anno solare e di quello del calendario (ha, cioè, la stessa origine e spiegazione degli anni bisestili).
Curiosità e stranezze dell’equinozio di primavera (se vuoi conoscerle leggi qui)