Il Pilates, nasce come “Contrology”, questo fu il nome che in origine diede alla disciplina Joseph Pilates, ideatore della pratica oggi tanto di moda.
Il Pilates nasce come disciplina fisica orientata al controllo del corpo, da raggiungere esercitando il fisico e la mente attraverso esercizi specifici ed adoperando una precisa tecnica di respirazione.
Pilates mise a punto la sua tecnica negli anni venti, studiò la disciplina su se stesso, fu un uomo cagionevole che nella stimolazione fisica cercava sollievo e cura per il corpo.
Al momento il Pilates è la “ginnastica” di Uma Thurman, Madonna, Sharon Stone; l’adesione dei personaggi famosi alla disciplina ne ha fatto un fenomeno di moda sempre più diffuso con la conseguenza che il Pilates è ovunque. In questo senso è opportuno considerare tre punti:
– il Pilates è una pratica precisa, una disciplina con le sue giuste regole, non è una “ginnastica leggera” i movimenti di cui si avvale stimolano la muscolatura, anche quella più profonda.
– È adatto a tutte le età e può essere praticato prima, durante e dopo la gestazione; i benefici del Pilates sono molteplici anche per i piccoli, addirittura tale disciplina è utile per il miglioramento delle posture scorrette. Qualcuno dice del Pilates che si colloca a metà strada tra il fitness e la fisioterapia, certamente esprime una filosofia di vita.
– Per la “complessità e delicatezza” della disciplina è essenziale che l’istruttore sia esperto e qualificato.
Volendo parlare di Pilates, specificamente della sua pratica in gravidanza, anche considerata l’attuale diffusione di questa disciplina, Vita da Mamma si è rivolta ad una professionista qualificata e seria: Claudia Rossoni. A lei, Certified Teacher, abbiamo chiesto di parlarci del Pilates in gravidanza.
OGGI PENSO UN PO’ A ME : FACCIO PILATES IN GRAVIDANZA !
Innanzi tutto cos’è il Pilates… ne sentiamo parlare da un po’… in mille modi.
Il Pilates è un regime di allenamento fisico basato sul movimento più semplice ed economico per il corpo. E’ simile per alcuni aspetti alle discipline orientali, alla danza e allo yoga, in quanto ha con queste in comune la ricerca quotidiana della perfezione. Viene altresì applicato in fasi di seconda riabilitazione, per migliorare la postura dando un’educazione al “sentire” il proprio corpo, permette una normale pratica sportiva tenendo il corpo elastico e forte.
Nel quotidiano chi lo “assaggia” pare poi non ne possa più fare a meno.
Se si chiede perchè, la risposta è sempre la stessa : ” Mi fa star bene“. Stessa risposta anche quando si tratta di mamme.
Ne ho seguite un bel po’: da quelle che sapevano di esserlo da poco più di 15 giorni a quelle in ansia di ritornare in forma dopo appena 20 giorni dal parto.
Molte sono venute con bimbo al seguito, addormentato nella carrozzina vicino a loro.
Per noi trainer, quello con le mamme in gravidanza, è un lavoro completamente diverso. Usiamo la tecnica come un sarto, ogni giorno feedback nuovi , il corpo si evolve.
Via via che il pancione cresce vediamo anche le reazioni dei bimbi e capiamo quali sono gli esercizi che preferiscono.
Il sentirsi cullati dal liquido amniotico mentre mamma fa ginnastica di solito è una pacchia.
Per le mamme invece non ci sono grandi controindicazioni.
Di norma si lavora sulla respirazione in modo attentissimo, sull’allenamento del perineo, e aiutando le schiene affaticate dal cambio di baricentro costante nei mesi.
I principi cardine sono :
- concentrazione
- controllo
- baricentro
- fluidità di movimento
- respirazione
- precisione.
Tutte cose che in gravidanza sono fondamentali.
Per precisione si intende soprattutto attenzione a COME si fanno le cose.
“La cosa importante non è ciò che stai facendo, ma come stai eseguendo ciò che fai” era solito dire J.H.Pilates.
Quest’ultima regola è forse quella più importante per scegliere un buon trainer.
Non vi fate attirare da corsi comodi e a prezzo basso :
il metodo è sicuro SOLO se praticato con molta cura e con un trainer con una certificazione ben esposta e garantita.
Altro particolare a cui stare attente per una corretta scelta del trainer giusto: deve rispettare i tempi , di solito si comincia solo dopo il terzo mese di gravidanza.
Solo raramente io mi lascio convincere da chi fa Pilates con me da anni ed è molto allenata, anche se la lezione sarà diversa dalle solite per la diversa velocità e perchè spesso contiene lezioncine anatomiche per l’approfondimento del lavoro di consapevolezza.
Il post parto invece è più facile per noi, per le mamme meno, visto che sono avvilite dai kg di troppo e sfinite dall’allattamento e le notti insonni.
Si lavora rimettendo in moto muscoletti che sembrano essere di colpo spariti e si può anche lavorare sulla giusta posizione per non affaticarsi durante l’allattamento.
In più c’è un programma preciso da poter fare in coppia con il proprio bebé entro l’età del gattonamento.
Io trovo questo metodo un linguaggio perfetto, ci educa a sentirci e a capire il nostro corpo durante tutta la nostra vita e i nostri cambiamenti.
Cosa si può volere di più ?
Nota:
Chi è Claudia Rossoni ?
Diplomata in balletto classico.
Specializzata presso Master Class di danza classica, modern jazz, Limòn, afro, con svariati insegnanti tra i quali : Helen Diolot, Vittorio Biagi, Anatoji Nisnevic, Vladimir Luppov, Clyde Barrett, Kirk Offerle.
La sua carriera comincia a metà degli anni 80 con esperienze teatrali per poi continuare con show televisivi.
Dal ’91 al ’94 lavora presso il Teatro dell’Opera di Roma in qualità di mimo.
Contestualmente approda alla carriera di insegnante di danza classica , aggiungendo più tardi nel ’98 anche l’insegnamento del modern jazz.
Approda a fine anni ’90 al Pilates considerandolo un normale iter per il corpo e per la mente.
Si diploma nel 2002 presso la Covatech Pilates school di Milano.
Dal 2005 anche certified teacher di Gyrokinesis.
Ha diretto per 10 anni il Movimentae Studio Pilates Covatec a Roma.
Al momento è titolare dello Studio Pilates Roma
www.studiopilatesroma.it
http://pilatesconcucina.blogspot.com/