Chi è una madre?
Sin da quando nella donna emerge l’idea di un figlio ovvero bussa alle porte della ragione l’istinto di procreare, si fa strada nella mente e ne cuore una sola domanda: “Sarò una buona mamma?”
E questo quesito intimamente si riconnette ad un altro: “Chi è una madre?”
Ebbene, se c’è una cosa che il mondo moderno ci insegna è che la madre è in primis colei che riesce a tracciare la via dell’amore e a liberare il figlio su questa strada in cui andare e dalla quale tornare.
La maternità è un diritto ed è forse anche un dovere:
è un diritto nella misura in cui all’uomo si riconosce il suo naturale valore di portatore di amore e all’amore si riconosce, di contro, il valore di energia capace di sospingere il mondo;
è un dovere nella misura in cui nei bambini si rintraccia il futuro di tutto il creato.
La medicina, la scienza e il progresso danno oggi un volto a figli “insperati”;
qualcuno osa chiamarli bambini sintetici, ma sono, invece, i figli della possibilità d’amare;
sono l’espressione più forte che l’amore ha;
sono la dimostrazione che l’uomo può superare barriere e imprevisti e coniugare il progresso con la logica del bene.
Nessuno può giudicare il percorso d’amore degli altri, nessuno può etichettare i bisogni degli altri e nessuno può limitare i diritti degli altri;
posto che l’amore, i bisogni ed i diritti personali si esprimano lecitamente e correttamente nessuno può divenire argine, giudice o delatore della vita altrui. Men che meno si può giudicare il diritto alla maternità, che , appunto, rappresenta un diritto fondamentale dell’uomo, addirittura essenziale per la stessa esistenza umana.
Vivi e lascia vivere, ma anche vivi e rispetta, vivi e ama, vivi e non travalicare, vivi e non schiacciare l’amore altrui.
Questa lunga premessa vuole solo essere un plauso alla toccante lettera che Heather Parisi ha indirizzato a Domenico Dolce.
la missiva postata sul blog ufficiale della showgirl rappresenta una decisa risposta alle dichiarazioni dello stilista sulla famiglia e sui cosiddetti figli sintetici (definizione che, in linea generale e comune, personalmente trovo eticamente scorretta)
Domenico Dolce ha rilasciato le sue dichiarazioni in un’intervista a “Panorama”, ecco cosa ha detto:
Heter Parisi da mamma di due figli “d’amore” ha ritenuto giusto esprimere la propria opinione rispondendo apertamente a Domenico dolce, ecco cosa ha scritto:
Caro Domenico Dolce,
sono la madre di due “bambini sintetici” nati con l’aiuto della scienza, di quelli che, secondo te, non hanno diritto di esistere al mondo, almeno in quel mondo “naturale” da te descritto come ideale con l’ostentata sicumera di chi si crede in grado, dall’alto di una vita senza eccessi e piena di coerenza (sigh!), di impartire lezioni di morale, sociologia e financo psicologia.
Ci sono migliaia di mamme famose (Celin Dion, Mariah Carey, Nicole Kidman, Brooke Shields, Sarah Jessica Parker, Emma Thompson, Christie Brinklie, Jennifer Lopez, per non parlare della “musa ispirartrice” delle tue collezioni) e non, che, grazie alla scienza moderna, hanno potuto esaudire il loro desiderio di maternità e donare il loro amore di madri.
Nessuna di loro ti “convince“?
Vedi, caro Domenico, la mia vita non ha mai avuto un “percorso naturale“, ma al contrario è sempre stata l’emblema dell’inconsueto, del non ordinario e quindi dell’eccezionale, nel significato originale del termine.
Sono vissuta senza un padre fino all’età di 28 anni. Ho avuto una sorella con un padre diverso dal mio e ho avuto quattro figli da tre uomini diversi. Non propriamente una famiglia “tradizionale” e certamente non la “Sacra Famiglia”.
La famiglia è un’istituzione fondamentale in ogni società umana. Tuttavia, malgrado la sua universalità o proprio in ragione di ciò, ha assunto e assume nei diversi contesti sociali, culturali e storici, una straordinaria varietà di forme. Per dirla con le tue parole, ma in senso completamente opposto al tuo, “si modifica” e non è immutabile.
Anche nella sua composizione.
La storia del genere umano, al pari di quella di almeno altre 1,500 specie viventi nel nostro mondo, è piena di comportamenti genitoriali in coppie omossessuali. Non sono migliori nè peggiori di quelli delle coppie eterosessuali. Sono altri colori di uno stesso arcobaleno.
La famiglia non è una questione di “natura“, ma di costrutto sociale, come qualsiasi altra istituzione.
Non esistono figli della chimica nè figli di un Dio minore, esistono FIGLI.
Heather Elizabeth Parisi