Tra le erbe officinali e le piante aromatiche ce n’è una, spesso usata in cucina, che è un alleato prezioso per la nostra salute, con la quale si possono realizzare moltissimi rimedi naturali: l’Aglio.
L’aglio (Allium sativum L.) è una pianta erbacea della famiglia delle Liliacee, che cresce allo stato selvatico, si sviluppa tra i 30 e gli 80 cm di altezza, è perenne e si propaga per via vegetativa (è una pianta sterile, propagazione vegetativa significa “capacità di dare origine ad un clone dello stesso individuo a partire dalla trasformazione e sviluppo di una sua struttura o organo preesistente, in modo spontaneo” – wikipedia)
La parte ipogea dell’aglio è costituita dal bulbo, il quale è composto da bulbi più piccoli (gli spicchi, da 6 a 14) che in fitoterapia vengono denominati droga.
L’aglio è da sempre considerato una pianta dalle mille qualità, utilizzato non solo in cucina, ma come erba curativa, grazie alle sue molteplici proprietà.
Le varietà di aglio sono diverse, e di queste molte vengono coltivate sul territorio italiano: l’aglio bianco piacentino, di Napoli, di Vessalico, calabrese, l’aglio rosso di Sulmona o di Nubia o l’aglio rosa Napoletano.
La differente colorazione è data dal ciclo di coltivazione, infatti l’aglio rosso ha un periodo di coltivazione più breve, bulbi più grandi e minore conservabilità.
L’allium ursinum, o aglio orsino o selvatico, invece è una pianta diffusa in tutta Italia tranne che in Sardegna, dove invece si ritrova una varietà dai bulbi allungati dal vago sapore di porri.
Il tipico odore è dovuto a un composto solforato chiamato allicina, liberato quando l’allinasi (un enzima) agisce sull’alliina, il composto principale della droga della pianta.
L’odore viene sprigionato quando il bulbo viene tagliato, masticato o spremuto, infatti gli spicchi interi sono inodore, in quanto la distruzione del citoplasma della cellula determina la liberazione dell’allinasi che trasforma i solfossidi in disolfuri e trisolfuri, responsabili dell’odore tipico.
L’allicina è un potente antibiotico naturale, di cui ebbe intuizione già Pasteur nel 1858, quando cominciò a curare il tifo, contrastando i pericolosi batteri responsabili dell’infezione.
Caratteristiche Nutrizionali
L’aglio ha 41 calorie ogni 100 grammi.
Oltre all’allicina l’aglio contiene garlicina, un altro composto ricco di magnesio, calcio, fosforo, iodio, ferro, vitamine e altri alcaloidi e fitosteroli utili per il nostro organismo.
Esso viene anche consigliato nelle diete dimagranti, in quanto alcuni nutrizionisti sostengono che favorisca la lipolisi, ovvero lo scioglimento del grasso.
Certamente l’aglio aiuta il metabolismo e ha un effetto diuretico.
La quantità giornaliera consigliata è 4 grammi, salvo controindicazioni.
Proprietà benefiche
In passato l’aglio fresco veniva utilizzato anche per curare le ferite (spremuto direttamente sul taglio).
Ma le proprietà curative di questa pianta anche oggi sono moltissime.
– La presenza di acido fitinico favorisce la crescita dei capelli.
– Gli alcaloidi contenuti in esso abbassano i livelli di glicemia nel sangue e contrastano il diabete e altre malattie metaboliche.
– Il suo potere battericida rafforza il sistema immunitario, grazie anche alla presenza di Selenio.
– Regola la pressione arterioea, e riduce il rischio di arterosclerosi, inoltre previene la formazione di trombi.
– E’ un potente vermicida.
– Regola il colesterolo e i trigliceridi.
La sua funzione antibiotica funziona anche in caso di ripristino della flora batterica intestinale, quando essa è alterata da cure con farmaci. Gli antibiotici di sintesi infatti uccidono i batteri “cattivi”, ma anche quelli buoni che si trovano nel nostro intestino.
L’aglio invece riesce a distruggere batteri patogeni, favorendo al contrario la crescita dei saprofiti.
– E’ un rimedio contro i crampi addominali e il meteorismo, e anche in caso di diarrea o dissenteria.
Alcuni studiosi hanno anche provato che l’aglio protegge dall’accumulo di metalli pesanti nell’organismo (otturazioni, smog, frutta e verdura trattate): esso provoca una cosiddetta chelazione, ovvero i solforati dell’aglio si legano ai metalli pesanti, i quali vengono eliminati facilmente.
Altre ricerche avrebbero persino sostenuto che l’azione curativa dell’aglio è attiva anche contro alcune forme tumorali, inibendo la crescita di cellule cancerogene (l’aglio infatti è un potente antibatterico che neutralizza l’ l’Helicobacter pylori, che causa ulcere gastriche e alcuni tumori dello stomaco) .
Come assumere l’aglio.
L’aglio può essere assunto direttamente come spezia nella nostra alimentazione, o anche sotto forma di tisane, decotti e tinture madri.
2-3 spicchi al giorno fungono da tonico generale, mentre dosaggi più alti (5-10 spicchi) bloccano la diarrea.
Per preparare in casa una tintura madre ecco le indicazioni:
Spremere 400 g di aglio fresco senza l’utilizzo di strumenti metallici.
Unire la spremuta a 250 g di alcol e lasciare riposare per 2 settimane minimo.
Filtrare la tintura e lasciare ancora riposare per 7 giorni.
Il dosaggio è 15 g 3 volte al giorno, è indicata anche contro la caduta dei capelli..
Per l’infuso
Prendere 5-10 g di aglio per un litro di acqua bollente e lasciare macerare i bulbi per 10-15 minuti.
E’ un ottimo corroborante contro influenza bronchite e stati asmatici.
La tisana
Fate bollire dell’acqua con qualche spicchio d’aglio e qualche fettina di limone e assumetene una tazza in caso di mal di gola e tonsilliti.
La tisana all’aglio orsino è indicata anche in casi di alopecia.
Il decotto
In un pentolino bollite dell’acqua, qualche spicchio d’aglio e mezzo bicchiere d’aceto.
Tenete in bocca il decotto per qualche minuto, soprattutto sul lato dolorante.
L’aglio inoltre, applicato direttamente sulle zone da trattare ha un effetto benefico contro molti disturbi:
Contro i calli e i duroni dei piedi strofinare mezzo spicchio d’aglio direttamente sulla zona.
Per le stesse problematiche, e contro le verruche e i geloni si può preparare in casa una pomata con olio caldo e aglio pestato.
Come già detto, l’aglio era usato nell’antichità sulle ferite, grazie al suo effetto antibatterico e antinfiammatorio.
Spremere gli spicchi d’aglio freschi e passare questo succo su ferite e punture d’insetti attenua il prurito e il bruciore (il liquido inoltre può essere diluito in soluzione di acqua e alcol al 30% in concentrazione 10: 1 e conservato in un luogo fresco e asciutto per alcuni mesi).
Infine mescolando dell’olio alla canfora con uno spicchio d’aglio si ottiene un rimedio tutto naturale contro i reumatismi: un olio da applicare con un leggero massaggio sulle zone colpite.
Integratori
Se non si ha voglia e tempo di preparazioni domestiche, in commercio esistono moltissimi integratori già confezionati sotto forma di capsule e compresse a base d’aglio, per tutte queste svariate indicazioni. E’ necessario in questo caso però fare molta attenzione alle concentrazioni di allina o allicina, in quanto queste fanno la differenza tra un integratore e un altro.
Curiosità sull’aglio.
Nel mondo della magia l’aglio è una pianta considerata come antidoto contro il veleno dei serpenti.
In Francia ad esempio Enrico IV frizionava in bocca uno spicchio d’aglio per tenere lontana la peste.
Inutile ricordare poi che l’aglio è il nemico numero uno di vampiri e pipistrelli umani, e basta una corona di questa pianta al collo per non rischiare morsi da Dracula & Co.
Infine una curiosità per i nostri amici a quattro zampe: l’aglio sembra avere effetti antiparassitari anche sui cani, combattendo la leishmaniosi e tenendo lontane le zecche.
Controindicazioni
Come tutti i prodotti, di sintesi e naturali, anche l’aglio ha delle controindicazioni.
Innanzitutto l’aglio può irritare lo stomaco.
In generale è una pianta ben tollerata, ma in casi di soggetti ipersensibili, o allergici è il caso di sospendere qualsiasi assunzione.
In più l’eccesso di aglio provoca un aumento delle secrezioni di acido cloridrico, per cui, è consigliato sempre rispettare le dosi consigliate e diluirle nell’arco della giornata per non irritare lo stomaco.
In casi di ipertiroidismo si sconsiglia l’assunzione perché l’aglio inibisce l’assimilazione di iodio, così come durante la gravidanza, perché la sua azione fluidificante diminuisce i tempi di coagulo del sangue.
Anche durante l’allattamento può essere sconsigliata l’assunzione di eccessive dosi di aglio, proprio a causa del suo odore forte e penetrante che potrebbe influenzare il gusto del latte.
Altri effetti collaterali potrebbero essere nausea, vomito e diarrea, ma la principale controindicazione nell’assunzione di aglio resta comunque lo sgradevole odore che fa l’alito e il sudore di una persona che ne ha mangiato o assunto troppo!