L’immagine che apre questo scritto sembra comune o quanto meno normale: all’apparenza pare la foto di una madre e di una figlia di 7 o 8 anni.
Zeng Yushan, invece non è più una bambina, anagraficamente è una giovane donna di 20 anni che nella realtà, a causa di una malattia rara e invalidante, si trova “intrappolata” in un corpo piccolissimo ed incapace di fiorire e crescere.
Zeng Yushan è nata nel giugno del 1994 nella provincia cinese del Sichuan. Alla nascita e per i primi anni di vita è apparsa normale, una bambina come tante altre; a 7 anni, però, il suo sviluppo fisico si è letteralmente bloccato e la sua patologia, così, si è palesata: Zeng è affetta da un tumore dell’ipofisi che impedisce al suo corpo uno sviluppo corretto e corrispondente alla sua età.
Cos’è un tumore dell’ipofisi e cosa comporta?
Per comprendere cosa sia e che conseguenze abbia sul corpo un tumore dell’ipofisi, occorre chiarire prima che cos’è ed a che serve la ghiandola pituitaria ovvero l’ipofisi.
L’ipofisi (detta anche ghiandola pituitaria), è una piccola ghiandola che si trova alla base del cranio umano, per forma e grandezza è paragonabile ad un pisello.
Malgrado le sue piccolissime dimensioni, l’ipofisi, svolge un ruolo determinante nello sviluppo umano perché è collegata direttamente con una parte del cervello, l’ipotalamo e garantisce un costante equilibrio tra le attività cerebrali e il lavoro di produzione degli ormoni del sistema endocrino.
L’ipofisi è regolata dagli ormoni prodotti dall’ipotalamo e a sua volta produce ormoni che vanno a influenzare l’attività di altre ghiandole come tiroide, ghiandole surrenali e gonadi (ovaie e testicoli) denominate “ghiandole bersaglio” e proprio per questa sua funzione di controllo viene anche definita “ghiandola maestra”. (Citazione letterale da www.airc.ti)
Il tumore dell’ipofisi, pur non essendo particolarmente maligno, si riverbera negativamente sulla salute generale del paziente perché, colpendo la cosiddetta “ghiandola maestra” altera sensibilmente il sistema di produzione e regolazione degli ormoni.
Zeng Yushan, dal momento in cui la sua malattia si è palesata, cioè dai sette anni di vita, ha smesso di crescere.
L’alterazione negli assetti ormonali, causata dal tumore dell’ipofisi, ha determinato una sensibile carenza di ormoni della crescita: lo sviluppo osseo, muscolare e in generale fisico della bambina\ragazza si è, così, completamente arrestato.
Al dramma fisico vissuto da Zeng se ne è aggiunto uno emotivo e sociale: dopo la diagnosi funesta, quando la condizione della bambina si rivelò delicata e il bisogno di cure mediche apparve assoluto, i genitori di Zeng divorziarono e la piccola rimase affidata alle cure di suo padre, Yul Wei.
L’uomo è deceduto nel 2013, un tumore all’apparato gastrico lo ha strappato all’amore di sua figlia.
A quanto pare, Zeng, certamente per ragioni di indigenza economica, non riceveva le debite cure e il suo aspetto era quello di una bambina piccola piccola, con pochissimi capelli e un fisico “impersonale”, al punto che nemmeno si comprendeva se fosse un maschietto o una femminuccia.
Dopo la morte del papà la bambina\ragazza mendicava per strada.
Dalla strada Zeng è stata salvata grazie ad una coppia di benefattori che l’ha raccolta e accudita.
L’aspetto di Zeng quando fu trovata dalla coppia di benefattori era quello immortalato nella foto che segue:
La scoperta della malattia della bambina non tardò ad arrivare, malgrado la scioccante realtà la coppia non ha abbandonato Zeng, affrontando, al contrario, ogni ostacolo e garantendole ogni debita cura medica.
Al momento Zeng fa delle iniezioni di ormoni della crescita artificiali, nella speranza che la sua struttura ossea e l’impianto muscolare possano godere di un accrescimento.
E’ difficile stimare una possibile crescita ed è persino difficile calcolare l’aspettativa di vita per questa bambina\ragazza.
I tumori dell’ipofisi rarissimamente colpiscono i bambini, per l’età in cui Zeng si è ammalata, infatti, la sua può essere considerata come una malattia rara.
Per di più Zeng non ha potuto ricevere prontamente le cure necessarie per limitare gli effetti del tumore, ciò a causa dell’indigenza economica della sua famiglia di origine. In Cina, infatti, il trattamento sanitario dei problemi ipofisari non è disponibile in forma gratuita.
Va detto che per la precoce età in cui Zeng si è ammalata, nonché per le condizioni in cui è vissuta anche la sua età mentale è rimasta evidentemente arretrata e compromessa; grazie alle cure in corso, adesso, la bambina\ragazza ha l’aspetto di una piccola di 7 o 8 anni e gode di una capacità mentale paragonabile a quella di un bambino di età compresa tra circa 5 e 6 anni.
I genitori putativi di Zeng hanno diffuso la sua storia nella speranza che questa bambina\ragazza possa trovare una cura idonea al suo caso, una speranza di vita anche solo “lontanamente autonoma e normale”; l’auspico della coppia di benefattori è, infatti, quello di mettere Zeng in condizioni di autosufficienza fisica e mentale in modo che possa vivere dignitosamente anche quando loro non ci saranno più.