Da quando sono diventata mamma il mondo intorno a me è cambiato! La mia casa, il mio paese, i miei familiari ed il mio lavoro sono gli stessi ma la luce sotto cui io vedo le cose è assolutamente diversa:
la priorità di tutta la mia vita è il benessere die miei figli, niente è più importante di loro.
Il mio tempo da mamma, in modo particolare, è completamente diverso da quello che era il mio tempo da donna prima della nascita dei miei figli.
Una volta il tempo era mio, segnava la mia vita consentendomi di seguire interessi sogni ed aspirazioni;
ora il tempo (tutto il tempo di cui dispongo) è dei miei figli, segna i loro bisogni e, da mamma, mi impone un’affannosa corsa nella costante ricerca di uno spazio e di una possibilità per soddisfarli tutti.
Alla fine di ogni giornata il tempo familiare si “ferma” nei lettini dei bambini, lì si posa, insieme al mio sguardo, sulla dolcezza del loro riposo e mi consente sempre qualche riflessione.
Care mamme, avete mai riflettuto su quanto sia “affettivamente” importante la mamma, nella famiglia e per i figli?
Ciascuna mamma è per il proprio bambino una vera star.
1. Il nome mamma non viene quasi mai pronunciato con un’intensità di voce comune e con un tono normale: mamma è il nome più urlato del mondo.
Spesso a chiamarci sono insieme papà e figli, in questi casi o hanno tutti fame o c’è un litigio da risolvere, ma ciò che colpisce è l’invocazione da stadio con cui alla mamma si chiede di scendere in campo per risolvere questo o quel problema.
2. Abbiamo ammiratori sfegatati che ci seguono ovunque! Alla ricerca di un parere, di un autografo o di un consiglio sono pronti a darci la caccia anche in bagno! La nostra privacy diventa un concetto molto relativo quando, mentre siamo sotto la doccia, scoppia una disputa per il possesso del telecomando o del giocattolo di turno … beh è quello il momento in cui comprendiamo che un re anche nudo resta sempre il sovrano!
3. La nostra firma diventa indispensabile, dall’atto di nascita in ospedale alla prima iscrizione a scuola, dai bilanci di salute dal pediatra alle giustificazioni, firmiamo di tutto e ogni volta quel nostro nome impresso sul foglio significa una diversa responsabilità che ci assumiamo con forza, coraggio e intensità.
4. “Ancora mamma, ancora …”, ancora diventa una della parole di conforto più belle da sentire e vivere, una fonte di vere soddisfazioni inaspettate e persino insperate.
Ancora cibo perché è buono; ancora coccole perché sono rassicuranti; ancora baci perché ci vogliamo bene; ancora aiuto perché i figli hanno bisogno della mamma
… ogni volta che un bambino ci dice “ancora” il rapporto madre – figlio si rinsalda e noi mamme ci sentiamo meglio, migliori, più amate e più “insostituibili” nella vita dei nostri bimbi.
5. La nostra vita da mamme super star diventa particolarmente eccitante quando la macchina è carica di bambini urlanti in tenuta da calciatori di serie A o vestiti di tutto punto per una festa “importante”.
Quando tocca a me accompagnare gli atleti a calcetto o le bambine ad un party, mentre la macchina dondola e oscilla scossa dalla gioia urlante e festante dei piccoli, io, da mamma, avverto chiaramente la riconoscenza dei miei figli, sento di essere partecipe della loro vita.
Spesso nell’autovettura o nell’androne di casa, mentre una sola mamma gestisce più bambini insieme, col compito di accompagnarli al campo sportivo, al cinema o ad una festa, si respira un clima da concerto rock!
Ebbene, visto senza lo stress della responsabilità che sul momento prende sempre il sopravvento, quel clima festante ed urlante rappresenta un primo esperimento di socializzazione che è fondamentale per la crescita dei nostri figli.
6. La mamma è indispensabile sempre, anche di notte.
Come una vera diva dal fascino senza tempo, da quando sono mamma, nel mio letto ogni sera c’è una persona diversa, raramente condivido il sonno solo con mio marito.
La dolcissima intrusione dei figli nel lettone, quelle carezze leggere con cui le manine dei bimbi, scavando tra le coperte, cercano il conforto della mamma, altro non sono che la dimostrazione del bisogno che il figlio ha della nostra presenza materna, spesso anche solo inconsciamente e soltanto per essere rassicurato.
7. Mamma è condivisione, nulla, dal momento in cui diventiamo madri ci appartiene più in modo esclusivo: letto, divano, vestiti, denaro, auto, libri, pensieri … tutto è ad uso e consumo dei figli che alla mamma richiedono una disponibilità totale e assoluta.
8. A volte vorremmo un po’ di pace, il tempo per un libro (ma anche solo un capitolo); lo spazio per una cura di bellezza (anche solo una ceretta); un caffè con un’amica (anche solo 10 minuti di svago)
… raramente però il divano è tutto nostro; quasi mai dall’estetista riusciamo ad andare da sole senza la nostra piccola principessa, che immancabilmente ci suggerisce uno smalto rosa fluorescente che ci rende forse un po’ troppo appariscenti; è rarissimo che un caffè tra amiche non si trasformi in una cioccolata calda con bambini allegri, eccitati e felicissimi.
9. Questa pienezza di vita non di rado può sembrare difficile da gestire e da coordinare con gli impegni domestici e lavorativi, tuttavia è nella continua manifestazione dei bisogni dei figli che la mamma soddisfa il suo ruolo:
come una grande rock star la mamma è felice se il suo pubblico (ovvero i suoi bambini) sono appagati dal suo lavoro.
10. Spesso la sera siamo sudate, stanche, senza voce e senza forze, con i capelli scompigliati … spesso sembriamo proprio cantanti rock esauste dopo un concerto di tre ore, eppure troviamo sempre la forza di fare tutto. Alla fine di ogni giornata riusciamo, sempre e comunque, a dire a noi stesse: “Anche oggi ce l’hai fatta”.
Ciò che non dobbiamo trascurare è che la forza per chiudere la giornata viene sempre dal nostro cuore, dall’amore per la famiglia e da quel rapporto di scambio e bisogno che si instaura con i figli. Insomma la fatica di essere madri è anche la fonte inesauribile, l’origine e la causa della nostra forza ed è pure la speranza e la sicurezza che garantiamo ai nostri figli.
Fonte foto: facebook. AnnaAngenendPhotography