Lo sviluppo motorio del bambino procede per fasi, grandi rivoluzioni avvengono tra i 6 e i 12 mesi: il bambino prima impara a stare seduto da solo, anche senza supporto dietro la schiena (6 mesi circa); poi striscia, si trascina, gattona; successivamente incomincia stare in piedi, e tra i 9 e gli 11 mesi affina l’equilibrio restando in posizione eretta per qualche secondo anche senza appoggio; intorno all’anno d’età si avvia verso l’autonomia del camminare (conquista che mediamente avviene tra i 10 e i 18 mesi di vita). Già dal momento in cui impara a stare seduto da solo, molte mamme si interrogano sull’opportunità di introdurre l’uso del girello nella vita del bambino.
Comperare il girello: sì o no?
Quanti dubbi legati a questo strumento! E’ giusto usarlo oppure no? Il girello è oggetto di divergenze di opinione soprattutto tra genitori e medici. Ma partiamo da due presupposti: intanto sono quasi sempre le nonne a consigliare l’uso del girello, certamente lo fanno in buona fede considerandolo, come accadeva un tempo, uno strumento defaticante per la mamma e persino “liberatorio” per il bambino; in secondo luogo spesso il girello viene confuso con un giocattolo.
Il girello non è un gioco e non rappresenta un mezzo per l’autonomia del bambino. Esso è uno strumento il cui utilizzo ha una ricaduta sulla motricità del bimbo e quindi ne influenza lo sviluppo. Il movimento che il girello induce (a livello delle anche e anche in relazione all’appoggio del piede al suolo) è diverso dall’azione spontanea del camminare, è anche per questo che i pediatri lo sconsigliano.
Girello e gattonamento
In modo particolare quando viene introdotto nella vita di un bambino molto piccolo, il girello può ingenerare un problema funzionale importante legato all’azione del gattonare: nel momento in cui entra nel girello per la rima volta, il bimbo può non essere ancora pronto al gattonamento, fase alla quale avrebbe avuto accesso spontaneamente, per esempio dopo 30 o 60 giorni ancora, ma l’uso del girello può inibire questo step. E l’inibizione del gattonamento è tanto più a rischio quanto più si tiene il bimbo dentro il gierello.
È stato provato scientificamente che l’utilizzo sistematico del girello limita il gattonamento.
L’uso del girello incide anche sulla motricità fine e sulla sicurezza del bambino
Il consiglio delle nonne non tiene conto nemmeno del concordante sviluppo motorio in generale con quello della motricità fine in particolare. A mano a mano che il bimbo è sostenuto dalla evoluzione del suo corpo e della sua postura, infatti, utilizzerà sempre di più e sempre meglio le mani e le braccia, si spingerà più avanti e stenderà con più precisione il braccino per afferrare gli oggetti lontani. Quella degli arti superiori si chiama motricità fine e ha a che fare con la capacità di gestire le braccia e le mani nello spazio, nonché la presa.
Questi avanzamenti, quando sono naturali, corrispondono a una evoluzione anche mentale. In altre parole, il bambino che accede all’oggetto lontano perché ne ha la competenza motoria ha avuto il tempo anche di affinare più competenze cognitive.
Il girello accelera i tempi e rende accessibili al bambino una moltitudine di oggetti che non sono naturalmente né alla sua “altezza” fisica né alla sua portata psichica, questo rappresenta uno dei pericoli su cui i pediatri fanno più leva nel dissuadere le mamme dall’uso di suddetto strumento. Non è raro che il bambino nel girello arrivi a quel cassetto pericoloso o ignaro delle distanze e incapace di valutarle sbatta la testa un po’ dappertutto.
In sintesi, ecco perché non usare il girello:
- Data l’immaturità fisica del bambino a mantenersi in piedi da solo lungamente, nonché a esercitare la debita forza e pressione sui piedini vedendo il corpo sostenuto dalle gambe, l’imbracatura del girello tende ad obbligare il bambino a una posizione che forza il movimento delle anche;
- Il falso camminamento, che non attende la maturità della pressione sulla pianta del piede, può indurre il bambino a camminare “in punta di piedi”, anche una volta liberato dall’imbracatura del girello;
- Può inficiare la fase del gattonamento, se non determinare un vero salto di questo step;
- Impedisce al bambino di sperimentare le cadute e quindi di fare esercizi di equilibrio.
In ultimo, ma non meno importante, va considerato il rapporto visivo del bambino col corpo: il girello non consente al bimbo di guardarsi gambe e piedi, questo significa che il bimbo non avrà una visione completa, libera e pienamente esperienziale delle competenze motorie che sta acquisendo. Senza considerare il pericoloso accesso prematuro a oggetti con i quali non ha avuto modo di sperimentare un avvicinamento graduale.
Pertanto il consiglio alle mamme è quello che segue: preferite tappetini per bambini, vanno bene anche quelli componibili che potete riporre con facilità, assicuratevi sempre che il tappeto sia antiscivolo, evitate scarpe che impediscano al bambino di sperimentare la mobilità di piedini e caviglie, via libera ai calzini antiscivolo.