I motivi per perdere peso sono infiniti come anche i metodi.
Partiamo dal presupposto che quasi tutti i metodi sono buoni e che bisogna trovare quale sia il giusto metodo per noi. Ogni metodo va di pari passo con i chili o i centimetri che vogliamo buttare giù.
C’è chi sostiene che il freddo faccia dimagrire.
Il principio secondo cui avverrebbe il miracolo è che la “tremarella” funziona come un vibromassaggio totale che brucia calorie. Se così fosse, il miracolo sarebbe duplice e riguarda sia la bolletta che il benessere psicofisico. Basterebbe, infatti, spegnere i caloriferi con un grande risparmio energetico invernale e si dimagrirebbe dopo ogni pasto visto che la digestione convoglia il calore verso l’interno del corpo, abbassando la temperatura esterna e creando una certa sensazione di brividi.
Peccato però che, se la digestione avviene in un ambiente molto freddo, si rischia la congestione.
In realtà, dimagrire, oltre che per questioni di salute, ci serve anche per motivi estetici, soprattutto in previsione del periodo estivo nel quale ci piace esibire un corpo quanto più asciutto possibile.
Riflettiamo: dove potremmo procurarci una sana tremarella d’estate?
Vorrei invece ridimensionare questa situazione per non creare false illusioni.
Di fatto il corpo, in funzione del freddo, usa il nostro grasso in deposito o in accumulo per due motivi.
Il primo è estemporaneo che potremmo chiamare di “tipo logistico” e cioè serve come una coperta sottocutanea che protegge dal freddo e se lo smaltiamo tutto, addio coperta.
L’altro motivo è quello che potremmo definire “carburativo” e cioè che fornisce energia al corpo per scaldarlo. I recettori nervosi che danno al cervello il messaggio del freddo, ne stimolano altri che fungono da motore per produrre calore. Esso riscalda il corpo provocando proprio il tremore che, con le sue oscillazioni, provoca combustione. Tale combustione consuma, appunto, il grasso, riconvertito per l’occorrenza in zuccheri disponibili: in pratica è il processo inverso dell’accumulo di grasso.
Allora sembra tutto vero!
Niente affatto perché se così fosse basterebbe andare in giro, durante tutto l’inverno, in canotta e stare a casa con le stufe spente.
Diciamo che la verità sta a metà strada e cioè che pur essendo reale la teoria, in pratica le calorie spese attraverso una bella tremarella, sono talmente esigue che non bastano neanche a scaldarsi.
Per smaltire il grasso ci vuole convinzione e costanza dell’intraprendere un buon programma di vita che prevede un giusto regime alimentare (ridotto, in un primo tempo, se si ha peso in eccesso) e movimento costante.
Di positivo c’è, però, che il freddo fa bene e non parlo di quello che fa rischiare malattie da raffreddamento ma quello che si prende la mattina durante una sana passeggiata, cercando di proteggere le estremità con calzettoni e buone scarpe, nonché con guanti e sciarpa.
Questo tipo di freddo tonifica il corpo perché i brividi riattivano la circolazione periferica dando una sensazione di benessere, rende elastica la pelle, che al freddo, si contrae e, al tepore di casa o in ufficio, al rientro, si rilassa e sicuramente crea un micro massaggio sottocutaneo che può solo migliorare la salute e l’aspetto, ridando buon umore.