Star dietro ad un bimbo di sei anni può essere molto stancante, tutte le mamme lo sanno: energia, concentrazione, mettersi in gioco e avere 100 occhi non è sempre cosa semplice per nessuno.
E’ proprio l’amore per i nostri figli il motore che non smette mai di funzionare e che ci permette di raccogliere tutte le risorse.
Certamente è questo il segreto per una mamma indiana di ben 76 anni.
E’ probabilmente la mamma più vecchia del mondo che alla “veneranda” età di 70 anni ha dato alla luce una coppia di gemelli grazie alla fecondazione artificiale.
Mokari e suo marito Charan, che ha ora 89 anni, desideravano un figlio maschio con tutte le loro forze e con innumerevoli sacrifici sono riusciti a realizzare il loro sogno.
La femminuccia, Barsaat, purtroppo è morta all’età di 4 anni, stando alle parole della mamma a seguito della somministrazione di una medicina scaduta, ma il piccolo Akashvani è perfettamente sano e riempie con gioia ed allegria le giornate della mamma che non nasconde le evidenti difficoltà.
Naturalmente le critiche sono state molto dure, anche da parte della comunità locale, per quanto più vicina all’idea tradizionale e culturale dell’importanza di avere un figlio maschio ma i genitori dichiarano di non essere mai stati così felici e anche quando la gente, incontrandoli, è certa che si tratti del nipotino, loro rispondono orgogliosamente che si tratta del figlio!
“Sono così felice – ha dichiarato la mamma – essere la mamma di un bimbo di sei anni è una sensazione inspiegabile!”
Le difficoltà ci sono, spiega, soprattutto quando deve corrergli dietro e prepararlo per andare a scuola:
“Non è facile per me lavarlo bene quando gli faccio il bagno e a volte ho problemi nel vestirlo perché devo corrergli dietro e anche per mangiare, ma la vecchiaia è così…”
Molti nel villaggio sostengono che abbiano fatto bene e che qualsiasi cosa nasca dall’amore è buona, altri invece dissentono.
La coppia ha già due figlie e cinque nipoti ma loro desideravano un maschio per poter lasciare la loro casa in eredità:
“Ho sempre pensato che se avessi avuto un figlio maschio sarei diventata come le altre mamme. Senza un figlio maschio non c’era più vita per me, chi avrebbe preso la nostra casa se non avessi avuto lui?”
Chiaramente il suo punto di vista è opinabile perché molto lontano dalla nostra cultura.
Akashvani è nato quando sua sorella maggiore Kamla aveva già 50 anni e sarà lei ad occuparsi di lui se i suoi genitori moriranno prima che possa essere autonomo, così hanno deciso Mokari e Charan che sono perfettamente consapevoli della realtà dei fatti anche se non ne sono per nulla preoccupati.
Del resto, i due sono comunque fiduciosi e speranzosi di poterlo vedere sposare in fretta, prima di morire, ed assistere alla cerimonia, nella zona l’età media per i matrimoni è molto bassa e questo potrebbe agevolarli.
Fino ad allora mamma e papà passano più tempo possibile con il loro figlioletto.
Per riuscire a pagare il trattamento di inseminazione artificiale, hanno dovuto vendere i loro bufali, ipotecare la terra, investire i risparmi di una vita e chiedere un prestito ma i loro sforzi, a quanto pare, sono stati ampiamente ripagati dal poter abbracciare il loro bambino.
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