Lavastoviglie sì, lavastoviglie no.
Normalmente con l’acquisto di una nuova cucina è abbastanza normale vedersi proporre l’inserimento di una lavastoviglie e per molte donne rappresenta ancora un obiettivo ideale da raggiungere per lo snellimento delle faccende domestiche.
Eppure c’è ancora parecchia diffidenza sul suo uso,
risolviamo alcuni dubbi che vengono generalmente addotti per non acquistarla.
1 – Consuma molta acqua.
Pensiamo che lavare a mano non fa consumare meno acqua, anzi… Inoltre normalmente lo spreco regna sovrano e si fa scorrere anche molta acqua non necessaria, si calcola che si consumi anche dieci volte l’acqua rispetto ad un lavaggio in lavastoviglie. Ogni modello dovrebbe comunque riportare il consumo medio per lavaggio. Scegliendo programmi di lavaggio rapidi o a bassa temperatura o utilizzandola sempre solo quando è a pieno carico, è possibile risparmiare fino a 1500 litri d’acqua all’anno.
2 – Consuma molta energia.
Dipende come per tutti i modelli dalla classe energetica e dai programmi utilizzati, una lettura accurata del libretto delle istruzioni vi consentirà di scoprire come risparmiare più possibile. Nell’acquisto verificate la possibilità di un lavaggio più “eco” con temperature minori e minor tempo e magari la possibilità di lavare anche a mezzo carico. Inoltre il lavaggio a mano non è certo gratis e fatto con acqua calda alla fine fa consumare il doppio di un lavaggio in lavastoviglie. Non facciamoci ingannare solo perché “non si attacca la spina”!
Le lavastoviglie di ultima generazione poi adeguano i consumi al carico in modo automatico.
Se è possibile regolare la temperatura, impostatela di default a 50 gradi, sufficienti per sgrassare ed igienizzare, già più alta di quella che usereste per il lavaggio a mano, potreste risparmiare fino a chilowattora all’anno, corrispondenti a 80 cicli di lavaggio medio!
3 – Bisogna comunque lavare prima le stoviglie.
Non è necessario fare un prelavaggio a mano o in lavastoviglie, basta sciacquare i piatti prima di caricarli, pulirli dagli avanzi e utilizzare un buon detersivo. Spesso i risultati non ottimali dipendono proprio dal prodotto utilizzato e non necessariamente dipende dal prezzo.
4 – Alcune stoviglie si rovinano.
Bisogna rispettare sempre le indicazioni di lavaggio, soprattutto per alcuni piatti o tazze pregiate dove le decorazioni si potrebbero rovinare, alcune plastiche non sono adatte ad essere lavate ad alte temperature o per altri oggetti è sempre bene verificare che vi sia impresso il simbolo che consente il lavaggio automatico.
Non bisogna assolutamente lavare la caffettiera o altre stoviglie di alluminio, oggetti in legno o rame.
I bicchieri di cristallo, se posizionati bene, con un giusto ciclo di lavaggio e il brillantante, possono essere lavati con ottimi risultati.
E’ anche importante posizionare bene le posate negli appositi contenitori e controllare sempre che le pale possano girare liberamente e non siano impedite da nessun oggetto.
5 – E’ di difficile manutenzione.
Come per tutti gli elettrodomestici bisogna imparare a conoscerla. Bisogna verificare la funzionalità del filtro che non sia mai compromessa e utilizzare un anticalcare adeguato nella vaschetta del brillantante almeno una volta al mese a ciclo vuoto, (anche di tipo ecologico sciogliendo 150 grammi di acido citrico in 1 litro d’acqua distillata da tenere in una tanica).
Per tenerla sempre igienizzata, scongiurando il pericolo funghi sempre in agguato in ambienti caldi e umidi, è consigliabile effettuare un ciclo a vuoto mensile con aceto.
Insomma con i consigli giusti si può ottenere il massimo dalla propria lavastoviglie, risparmiare e anche avere più tempo per fare altre cose!
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