L’eccesso di peso in una donna che desideri divenire mamma influisce sul concepimento, l’obesità è capace di determinare problemi per la salute della madre e del nascituro.
La medicina è giunta da lungo tempo ad inquadrare l’eccesso di peso come un problema rispetto alla gravidanza. Per questo costante è l’esortazione al controllo del peso ed alla sana alimentazione durante il preconcepimento, l‘attesa e l‘allattamento.
Dal Regno Unito e precisamente da Londra arriva un ulteriore dato sul rapporto intercorrente tra gravidanza, obesità e salute:
un recente studio condotto presso l’Universita’ di Newcastle e appena pubblicato sulla rivista medica Human Reproduction, ha accertato che se la gestante è obesa cresce per i nascituri il rischio morte, statisticamente la possibilità di morire prima del parto o nel primo anno di vita si raddoppierebbe quando la mamma e eccessivamente sovrapeso.
Ma quando una donna si può definire in sovrapeso sino al punto da raggiungere l’obesità?
La medicina e i professionisti della nutrizione usano calcola re l’indice di massa corporea per precisare e determinare la condizione di peso di uomini e donne.
L’indice di massa corporea IMC ( tecnicamente siglato anche come BMI, acronimo dell’inglese body mass index) si calcola mettendo in relazione il peso e l’altezza .
Precisamente si ottiene l’IMC dividendo il peso per l’altezza al quadrato, il peso è espresso in kg – chilogrammi, e l’altezza in m – metri.
Tenendo conto di questa formula le donne sono classificabili in 4 gruppi e l‘obesità è “matematicamente” determinabile:
– IMC<20 kg/m2 : sottopeso;
– 20<IMC<24,9 kg/m2: normalità;
– 25<IMC<29.9 kg/m2 : sovrappeso;
– IMC>30 kg/m2 : obesità.Quindi se
– l’IMC è in inferiore a 20 kg/m2 il soggetto è sottopeso
– l’IMC è compreso tra i 20 ed i 24,9 kg/m2 il soggetto è normale
– l’IMC è compreso tra i 25 ed i 29,9 kg/m2 il soggetto è sovrapeso
– l’IMC supera i 30 kg/m2 il soggetto è obeso.
La ricerca inglese dell’Università di Newcastle ha considerato un campione di 41mila donne incinte a cui è stato calcolato l’indice di massa corporea. I ricercatori hanno verificato che per le mamme con IMB superiore a 30kg\m2 il tasso di mortalita’ infantile e’ pari a 16 neonati ogni 1000 parti, diversamente per le mamme con IMB compreso tra 18,5 e 24,5kg\m2 il tasso scende ad 8 bambini su 1000 nati.
Gli eccessi non fanno mai bene e questa considerazione di massima pare non smentirsi neanche in questo caso. Perché lo studio appurerebbe che le mamme sotto peso, come quelle in sovrapeso, siano esposte a più alti rischi per la salute loro e dei nascituri. Anche se la mamma è in forte deficit di peso aumenta il rischio di morte pre parto e sino all’anno di vita del piccolo. Infatti, stando alle risultanze della ricerca i bimbi nati da mamme eccessivamente magre, come i bimbi nati dalle obese, correrebbero un rischio morte precoce statisticamente più alto rispetto ai bimbi nati da madri normopeso.
Seguendo il consiglio della autrice della ricerca Ruth Bell “E’ necessario dare tutto l’aiuto possibile alle donne affinché perdano peso prima della gravidanza , per dare al bambino le migliori chance di vita”. Allo stesso modo va prestata attenzione alle madri con disturbi alimentari ed alle donne eccessivamente magre.
Dunque, prepariamo il corpo a divenire culla di vita:
– controlliamo il peso,
– mangiamo bene e seguiamo un regime alimentare adatto alla gestazione,
– non fumiamo e non beviamo, non usiamo droghe,
– facciamo un moderato movimento,
– seguiamo le indicazioni mediche e sottoponiamoci ai debiti controlli.
Tutto ciò è nell’interesse del bambino e per la nostra stessa salute!