E’ in arrivo il congedo di paternità obbligatorio!
La Camera ha cominciato a discutere mercoledì scorso del disegno di legge per il “congedo di paternità obbligatorio”.
Il progetto prevede quattro giorni di congedo a stipendio pieno per i neopapà. Il tutto a carico delle aziende per i lavoratori dipendenti e a carico del sistema previdenziale per i lavoratori autonomi.
Non si parla di una possibilità, ma di un vero e proprio obbligo, così come avviene per la neo mamma con i 5 mesi totali di astensione obbligatoria dal lavoro.
Attualmente, in Italia, il congedo facoltativo viene richiesto dal 4% dei padri, una rarità. A questo va anche aggiunto che, in caso di astensione, i padri impiegati nel settore privato vengono retribuiti meno del 30% dello stipendio mentre quelli impiegati nel settore pubblico hanno diritto ad un mese di astensione a stipendio pieno.
In Europa, molti paesi hanno già adottato misure simili.
In Svezia, i neopapà hanno diritto a 30 giorni di congedo retribuito obbligatorio, suddivisibile in quattro periodi nell’arco dell’anno.
In Francia, si garantiscono 11 giorni di “paternità obbligatoria”.
In Inghilterra, Germania e Portogallo, i papà hanno a disposizione 3 giorni di permesso obbligatorio.
In Spagna, i giorni sono 4, ma a questi si aggiunge la possibilità di astensione facoltativa di 30 giorni.
Sinceramente mi sembra un’ottima proposta. I neo papà sono spesso costretti a richiedere ferie o permessi per star vicino alle mogli e ai nascituri. Così, invece, si tutelerebbe anche l’essere padre.