Tra finzione e realtà, la storia di Diana continua a lasciare con il fiato sospeso il pubblico britannico e non solo.
A 17 anni dalla morte della principessa triste uno spettacolo teatrale la porta di nuovo al centro di discussioni e polemiche molto accese. In programmazione fino a metà febbraio “Truth, Lies, Diana” (Verità, bugie, Diana) rimanda, sebbene in chiave fittizia, a più di un dubbio che si era sollevato dopo la sua tragica morte avvenuta il 31 agosto del 1997.
Le controverse teorie, più volte definite complottiste, relative ai tragici fatti vengono fatte rivivere in questa produzione dallo sceneggiatore e attore teatrale Jon Conway, grazie a nuove inquietanti rivelazioni.
Il corpo della rappresentazione consiste nella vera e propria indagine fatta da un commediografo, Jon Conway stesso nella realtà, che viene a scoprire indiscrezioni ed intercettazioni relative all’inchiesta per la morte di Diana.
Una specie di teatro nel teatro a cui fa seguito un vero stravolgimento anche nella vita personale del protagonista, interpretato dallo stesso Conway, e della sua vita sentimentale. Tutto ciò che appare vero non lo è più e nuove bugie fanno capolino dall’apparente verità.
Un lavoro che è destinato a destare non poco clamore visto che rivelerebbe nuove inquietanti verità e dunque altrettante bugie proprio sul conto dell’amata principessa.
Prima tra tutte sembra emergere l’accusa che le inchieste ufficiali invece hanno fino ad ora sempre fortemente respinto, ovvero che Diana fosse incinta al momento dell’incidente al tunnel dell’Alma e il bambino in grembo fosse il figlio di Dodi Al-Fayed e dunque “musulmano”.
Le indiscrezioni sarebbero giustificate da testimonianze avute dal maggiordomo Paul Burrell e dal primo amante di Diana, James Hewitt.
Entrambi i personaggi vengono rappresentati ampiamente nello spettacolo. Jon Conway dice di essersi documentato in prima persona ed avere avuto proprio da loro il beneplacito per rappresentarli. Non solo, Jon Conway dice di aver dedotto le sue informazioni anche da poliziotti, il padre di Dodi, personale ospedaliero, giornalisti, tra cui Piers Morgan, coinvolti nei fatti di quella notte.
Dunque un vero lavoro da detective poi riportato sulla scena in modo dettagliato.
Sulla scena gioco un ruolo fondamentale una certa Rose, ufficiale forense fidanzata con un medico dell’ospedale che non era di turno durante l’incidente ma che, sentendo telefonicamente un amico collega musulmano come lui, non può che esclamare in arabo:
“Non ci posso credere. Eri di turno? Sì…sì…cosa? Era incinta?”
Il dottore avrebbe detto di aver visto il feto e che gli era stato detto di non farne parola.
“Immagini la mamma dell’erede al trono di d’Inghilterra, incinta di un bimbo musulmano?”
Quando viene chiesto a Rose perché non avevano parlato fino ad allora, Rose dice che non volevano perdere il posto ma che ora erano stufi della corruzione dilagante e della prepotenza dei loro superiori.
Conway dichiara che in fondo molti casi negli ultimi anni sono stati rivisti e si sono evidenziati problemi procedurali, ritrattazioni dovute ad insabbiamenti e corruzione, che potrebbero esserci stati, ancora più a ragione, nel trattare questo caso così delicato.
Lo sceneggiatore definisce il suo lavoro come semi-autobiografico e sottolinea di non essere né anarchico, né repubblicano o complottista ma di voler solo offrire al suo pubblico l’intera storia.
I biografi ufficiali naturalmente si discostano da questa rappresentazione e sostengono che alcuni presunti protagonisti come Hewitt, ben poco attendibili, lo abbiano fatto solo per poter ritornare sulle scene dei rotocalchi e poter magari essere invitati a qualche reality.
Tra le varie indiscrezioni a cui si è data vita sulla scena anche la storia tra Camilla e Carlo di cui Diana sarebbe venuta a conoscenza qualche giorno prima del suo matrimonio che avrebbe voluto annullare. La pièce non risparmia neppure la regina madre che avrebbe fatto accordi ben precisi con il consorte Filippo per potergli permettere numerose scappatelle.
A quanto pare la povera Diana è molto lontana dal trovare la pace anche dopo così tanti anni.
Fonte: Dailymail, Jonconwayproductions