Veronica Panarello resta in carcere con l’accusa infamante di avere ucciso il figlio di 8 anni, Loris Stival.
Il corpicino del povero Loris è stato restituito alla famiglia per l’ultimo saluto, ed, infatti, un rito funebre sentito e partecipato lo ha accompagnato a degna sepoltura.
Intanto Veronica, la mamma “presunta assassina”, è stata trasferita dal carcere di Catania a quello di Agrigento; la donna, unica indagata per l’omicidio di Loris, non ha preso parte ai funerali di suo figlio, ma , per il tramite del suo legale, continua ad urlare la propria innocenza chiedendo anche al marito ed alla famiglia un appoggio che oramai tutti sembrano negarle.
Ma chi è Veronica Panarello?
A questa domanda proposta con insistenza dalla stampa hanno risposto in tanti, dal marito al padre, dalla cognata alla mamma e il ritratto che è venuto fuori non è univoco.
In un primo momento Veronica è stata descritta solo come una giovane mamma affettuosa, dedita ai suoi figli e amorevole, una donna normale improvvisamente sconvolta dalla tragica morte di Loris.
Col sopraggiungere dei sospetti, insinuati dalle piste investigative, “comprovati” dai frame delle telecamere, “ribaditi” da incongruenze orarie e contraddizioni inequivocabili, questa donna è diventata una possibile “mamma-assassina”.
Di fatto le telecamere sembrano riportare verità diverse da quelle dichiarate da Veronica Panarello.
Ma può una mamma avere ucciso suo figlio con la freddezza descritta dal quadro accusatorio e può, altresì, averne occultato il corpo da sola, senza nessun aiuto materiale?
C’era qualcuno con Veronica nel giorno della morte di Loris, questo qualcuno è intervenuto nell’omicidio del piccolo, ne è responsabile o corresponsabile oppure è intervenuto solo in fase di occultamento del cadavere?
Gli inquirenti stanno indagando sulla possibilità di una complicità attiva di qualcuno nell’omicidio del piccolo Loris Stival o di una complicità intervenuta dopo la morte del bambino e quindi realizzata solo nella fase dell’occultamento del suo cadavere.
A fronte della possibilità che altri, e non Veronica o quantomeno non la sola Veronica, siano intervenuti nella morte di Loris, scatta in automatico l’indagine sul passato della mamma: la stampa si è subito domandata se Veronica avesse qualcuno o qualche cosa da nascondere.
Il Settimanale “Oggi”, nel n° 52 del 12 dicembre, ha pubblicato un’intervista ad una vicina di casa ed amica di Veronica Panarello.
Questa amica rivela molte cose su mamma Veronica e porta alla luce un dettaglio “misterioso” relativo alla sera che ha preceduto la scomparsa e la morte di Loris.
Claudia Giavatto, è questo il nome dell’amica di Veronica, ha parlato al settimanale “Oggi” dei suoi rapporti con la mamma di Loris, ha rivelato delle loro confidenze e ha raccontato la sua Veronica, quella mamma di cui oggi in molti sospettano.
La la donna posa in una foto per “Oggi” sul balcone di casa sua, da lì si vede il balcone dell’appartamento degli Stival.
L’immagine attesta che due amiche erano vicine di casa mentre l’intervista rivela che erano anche affezionate confidenti.
Veronica, però, stando ai racconti della signora Giavatto, era una donna carica di particolari fragilità:
affezionata ai suoi figli e mamma attenta, aveva rapporti delicati con la famiglia. La nonna materna, secondo il racconto della vicina di casa, non è stata parte attiva della vita dei bambini a differenza di quella paterna, attenta e presente, sempre pronta ad aiutare Veronica.
Malgrado la disponibilità e la vicinanza affettiva della suocera, come potrebbe dirsi normale in ogni famiglia, non mancavano gli attriti.
In particolare la vicina di casa racconta di un episodio increscioso:
una volta (la signora non precisa la data dell’avvenimento) Veronica a seguito di un litigio con la suocera si sarebbe sentita male, in quell’occasiona la Panerello avrebbe chiamato la signora Giavatto che sarebbe accorsa in aiuto della vicina portando con sè anche il marito. E, secondo il racconto della Giavatto, Veronica, agitatissima, avrebbe confessato di avere subito un aborto, di aver perso il bambino che aveva appena scoperto di aspettare, attribuendo la colpa di questa presunta tragedia alla mamma di suo marito ed alla lite affrontata con suocera e cognata.
E’ possibile che ciò sia vero? La stessa vicina di casa non può confermare la veridicità dei racconti di Veronica, ma riporta solo il resoconto di quel “particolare” avvenimento.
Colpisce anche un altro passaggio dell’intervista: Veronica avrebbe tradito Davide.
La vicina di casa dichiara: <<In questi giorni ho saputo che anni fa Veronica l’aveva tradito (aveva tradito il marito, ndr.), ma lei a me non ne aveva mai parlato>>.
Vale la pena, quindi, sottolineare che la dichiarazione è frutto non di una confidenza ma proviene da una voce di paese riportata da un’amica, e va detto, anche che lo stesso Davide aveva smentito con tenacia le maldicenze che imputavano a Veronica dei tradimenti.
La vicina di casa racconta che sovente Veronica esprimeva la paura che qualcuno entrasse in casa sua mentre lei era assente, una volta aveva addirittura fatto cambiare la serratura della porta di ingresso.
In ultimo l’episodio “misterioso” avvenuto nella sera del 28 novembre, il giorno prima della scomparsa di Loris:
Veronica, a detta della sua vicina, l’avrebbe chiamata per chiederle del latte, la donna aveva un litro in più e poteva prestarlo alla Panarello.
Considerando che Veronica era da sola con due bambini, la vicina si era offerta di portarle il latte o di farglielo portare da uno dei suoi figli (figli grandi che conoscono casa Stival e frequentavano Veronica) ma la mamma di Loris si sarebbe fortemente opposta e avrebbe manifestato la viva intenzione di andare lei stessa a casa della signora Giavatto per prendere il latte. Lì, infatti, sarebbe arrivata poco dopo ma senza Lorois, solo col figlio più piccolo.<< … era irremovibile. Ha vestito il piccolo, è venuta qui, ha preso il latte, ha ringraziato e se n’è andata. Loris, però, non c’era. Magari è una stupidaggine, ma oggi mi chiedo: perché mai ha insistito tanto a non farci salire da lei? Perchè Loris non c’era?>>, così dichiara la signora Giavatto (l’intervista integrale nel numero di Oggi disponibile in edicola).
Le testimonianze di chi conosceva Veronica sono certamente utili agli inquirenti, rimbalzano sui giornali ed in rete per l’indubbio interesse che la vicenda suscita nell’opinione pubblica.
Tuttavia è corretto sottolineare un pericolo:
è pericoloso costruire o tentare di costruire profili psicologici o presunte colpe su racconti riportati da terzi.
Veronica Panarello continua a dire che Loris non era in casa con lei nel lasso di tempo in cui l’accusa le imputa la responsabilità dell’evento criminoso; la mamma “presunta-assassina” continua a dichiararsi innocente. E di fatto, seppure si ammettesse che la telecamera ha ripreso proprio Loris mentre rientrava a casa (elemento questo contestato dalla difesa), non è dato sapere se il bambino sia effettivamente salito nell’appartamento, se lì si sia ritrovato da solo e cosa possa essere accaduto al rientro della mamma.
Ci sono ancora molte e molte domande aperte nel caso dell’omicidio di Loris Stival.