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Allergie primaverili e allergia da polline: prevenire e curare i disturbi

di Mamma Simona

29 Marzo 2011

L’arrivo della stagione primaverile porta una positività che ci avvolge ed è percepibile da tutti i nostri 5 sensi: la natura si colora, l’aria è inebriata dai profumi dei fiori che sbocciano, tornano gli stormi di uccelli migratori, la luce calda del sole entra nelle nostre case.

Ma non per tutti la primavera porta giovamento. Le allergie primaverili, che colpiscono un numero esponenzialmente crescente di individui, sono in agguato.

In Italia si stima sia il 15-20% la percentuale di popolazione che soffre in questo periodo a causa di pruriti al naso, lacrimazione eccessiva e congiuntiviti agli occhi, raffreddori, riniti ma anche asma, causati dalla diffusione in aria dei pollini. Questi disturbi giungono senza preavviso e nello stesso modo scompaiono, a differenza delle tradizionali infiammazioni gola-naso che hanno un’escalation: bruciore di gola, naso che cola, catarri.

Tra i bambini la diffusione di allergici è impressionante, le previsioni dicono che nel 2020, un bambino su due soffrirà di allergie. Sembra che una forte influenza sia dovuta all’ereditarietà, genitori allergici generano figli tendenzialmente allergici.

I pollini responsabili delle allergie respiratorie, fanno parte della catena riproduttiva di piante e fiori e dunque in primavera vengono dispersi nell’aria e trasportati dal vento in ogni dove, insediandosi perfino nelle abitazioni quando lasciamo la finestra aperta per l’igenico cambio di aria.

Gli allergici hanno una tolleranza minore della media nei confronti dei pollini, la reazione dell’organismo è il rilascio di istamina nel corpo e le conseguenti manifestazioni dei disturbi, come per esempio lo starnuto nel caso del raffreddore da fieno, il sistema immunitario perde il suo equilibrio.

L’intensità dei disturbi è direttamente proporzionale al grado di allergia ed interessa l’apparato respiratorio principalmente ma anche gli occhi che cominciano a lacrimare, danno prurito, si arrossano, si gonfiano fino a sviluppare delle congiuntiviti allergiche.

Alcuni antigeni contenuti nei pollini sono presenti anche in certi vegetali; nel delicato periodo primaverile con lo scatenarsi delle allergie da polline, può esserci un’azione combinata causata dai pollini e dai cibi contenenti questi comuni antigeni, generando quelle che sono definite allergie crociate: forte prurito, gonfiore attorno alla bocca e al suo interno.

Coloro che abbiano allergie ai pollini, è bene evitino l’associazione di cibo, contente antigeni che potrebbero essere allergizzanti.

Può tornare utile a tal proposito,una tabella che individua la combinazione alimentare da evitare in caso di allergia al polline corrispondente; compilata ad opera del sito PARAFARMACO

  • GRAMINACEE: Frumento, pomodoro, kiwi, agrumi, melone, anguria, pesca, ciliegia, albicocca, prugna, mandorla.
  • PARIETARIA: Basilico, ortica, melone, ciliegia, gelso.
  • COMPOSITE: Cicoria, tarassaco, camomilla, banana, castagna, sedano, prezzemolo, carota, finocchio, pepe verde, olio di girasole, margarina, miele.
  • BETULACEE: Mela, pera, nespola, pesca, ciliegia, albicocca, prugna, mandorla, lampone, fragola, frutta secca, kiwi, sedano, prezzemolo, carota, finocchio.

Quando abbiamo dei dubbi su possibili allergie, è indicato, sentito il parere del medico curante e dell’allergologo, sottoporsi ai test allergologici, gli Skin Prick Text e le ricerche di IgE specifiche, che individuano gli allergeni; presupposto indispensabile per una corretta indicazione terapica e comportamentale. L’allergologo prescrive una cura che va a correggere gli squilibri immunitari tramite la messa a punto di un vaccino ad hoc come terapia preventiva; e antistaminici, antileucotrienici, broncodilatatori, cortisonici idonei per far fronte alle allergie in corso. I test sono effettuabili in qualsiasi momento dell’anno.

Esistono consigli di massima, per lo più indirizzati ad un giusto comportamento, per non incorrere in situazioni che facilitino lo scatenarsi di reazioni allergiche:

  • usare occhiali da sole per proteggere gli occhi
  • per evitare il deposito di pollini, lavare spesso le parti più esposte: viso-mani-capelli
  • non aprire le finestre di casa nelle ore più calde della giornata
  • evitare parchi e boschi o luoghi con manto erboso appena tagliato
  • tenersi aggiornati sulla situazione polline tramite il link http://www.ilpolline.it/bollettino-pollinico che presenta un bollettino aggiornato diviso per regioni, il “meteo pollinico”
  • evitare di fumare; il fumo aggrava i problemi respiratori come anche l’inquinamento
  • cercare di assumere meno medicinali possibili, per evitare reazioni ai prodotti chimici

Con prevenzione e precauzioni, la primavera può essere una stagione piacevole anche per coloro che soffrono di allergie primaverili.



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