Viviamo in una società che fa dell’esposizione del corpo, soprattutto di quello femminile, un vera e propria filosofia di vita.
Una società che cerca sempre più di scoprire piuttosto che coprire, che mette letteralmente a nudo le persone, giudicandole esteriormente piuttosto che analizzarne il carattere, i sentimenti.
Una società in perenne contraddizione, che elogia l’eccessiva esposizione ma condanna uno dei più grandi atti d’amore: l’allattamento al seno.
Non di rado mi è capitato leggere, grazie soprattutto alla potenza della rete, mamme indignate ed affrante, umiliate da presunti perbenisti solo perché impegnate a soddisfare l’appetito dei propri piccoli.
Donne, ma soprattutto mamme, che, nonostante la loro discrezione, sono state “condannate”, bollate come “riprovevoli” solo perché impegnate in quello che dovrebbe essere uno dei gesti più naturali e dolci del mondo.
La 35enne inglese Lou Burns è una di queste mamme bistrattate perché “colpevole” di aver allattato al seno sua figlia in pubblico.
Lo scorso lunedì 1° dicembre, la donna, accompagnata dalla figlia Isadora, di appena 12 settimane, si è recata presso il Claridge’s – un hotel a 5 stelle situato a Mayfair (zona centrale di Londra) – per prendere il tè del pomeriggio con sua madre e sua sorella.
Poco dopo il loro arrivo, e dopo essersi accomodate nella sala da tè, la piccola ha iniziato a reclamare il suo pasto.
“Appena siamo arrivati – ha raccontato la signora Burns al quotidiano inglese “The Telegraph” – mia figlia aveva bisogno di mangiare, così ho cominciato ad allattare il modo molto discreto. Non avevamo ancora ordinato nulla quando un cameriere si è precipitato verso di noi tenendo un enorme tovagliolo, dicendo che quella era la politica del Claridge’s, coprire le madri che allattano”.
Sconvolta e pronta a scoppiare in lacrime, la giovane madre ha avvertito l’impulso di alzarsi ed uscire, fermata poi dalla madre che aveva organizzato quell’incontro 3 mesi prima.
“Mia mamma scende dal Midlands e porta me e mia sorella al Claridge’s ogni Natale – ha dichiarato Lou Burns – Ho tre figli e questa è la prima volta che sono stato in grado di allattare al seno in modo corretto. Le donne subiscono molta pressione e allattare al seno non è sempre facile. Non mi aspettavo che qualcuno mi avrebbe fatto sentire come se avessi fatto qualcosa di sbagliato”.
Fortemente intenzionata a non tornare più in quell’hotel, la signora Lou ha poi deciso di pubblicare sul proprio profilo twitter due scatti: uno la ritrae mentre “nasconde” la bambina sotto un vistoso tovagliolo e l’altra mentre allatta “allo scoperto”.
“Mi hanno chiesto di coprire con questo ridicolo tovagliolo mentre allattavo al seno così da non offendere @ClaridgesHotel oggi…”
“… Molto più evidente con esso che senza! Una tale vergogna, non vi tornerò mai più… ClaridgesHotel #breastfeeding”.
Inutile sottolineare la potenza della rete attraverso la quale si è poi diffusa l’indignazione dei tanti utenti, rimasti letteralmente scioccati da un simile trattamento.
Un portavoce del Claridge’s ha in seguito dichiarato che nell’Hotel stellato è consentito l’allattamento al seno purchè venga fatto con discrezione.