In questi giorni, confrontandomi con altre mamme sulla pagina ufficiale facebook di Vita da mamma, piattaforma social legata al nostro blog, sono emersi pareri discordanti circa il significato del Natale.
Per l’esattezza, è sorto un dibattito, a mio parere costruttivo, circa il significato da dare a tale ricorrenza e ai suoi “protagonisti”.
Partiamo da quello che gli adulti definiscono come il lato più “venale e commerciale”.
Tanti infatti sono i bambini che attendono questa festività per ricevere i doni che hanno desiderato per tutto l’anno, doni che, come vuole la tradizione, verranno consegnati dall’uomo panciuto, con la folta barba bianca e il vestito rosso che risponde al nome di Babbo Natale.
Questo magico momento però – perché tale è per tutti i bambini – se ben interpretato, può rappresentare un giusto momento di riflessione per tutta la famiglia.
Mentre “i grandi” fanno un bilancio dell’anno appena trascorso, e non soltanto in senso economico, anche i bambini possono, ma soprattutto devono, analizzare il comportamento avuto per tutto l’anno.
Come tutti sappiamo infatti, Babbo Natale prepara due liste, quella dei buoni e quella dei cattivi.
Uno strumento utile a quanto appena descritto può essere la famosa letterina; i bambini non devono assolutamente interpretarla come una sorta di “lista dei desideri”, bensì devono scriverla a cuore aperto, analizzando se stessi e le loro azioni.
Per approfondire l’argomento leggi Letterina a Babbo Natale per Bambini.
Ma il Natale – e qui analizziamo il significato più sacro e religioso di questa festività – vuol dire soprattutto famiglia, quella rappresentata dalla Natività.
I racconti evangelici, pur non fornendo indicazioni su una specifica data, collocano la nascita di Gesù a Betlemme, ai tempi di re Erode. Il Natale, inteso come festa liturgica, fu poi inserito nel Chronographus, un calendario illustrato realizzato dal calligrafo romano Furio Dionisio Filocalo, documento che oggi rappresenta la prima attestazione del Natale celebrato il 25 dicembre.
E proprio grazie a questa festività, molte sono le famiglie che si riuniscono per trascorrere ore all’insegna della spensieratezza, forti dell’amore che li lega ai propri cari.
Valutati entrambi gli aspetti, io mi chiedo:
Perché non possono coesistere?
Perché vi deve esserci questa distinzione?
Personalmente considero entrambi gli aspetti significativi al fine della crescita e dell’educazione dei miei figli; l’uno non ha mai escluso l’altro, purché determinati aspetti vengano chiariti sin dal principio.
Noi di Vita da Mamma vogliamo celebrarli entrambi offrendo ai più piccoli una serie di disegni da stampare e colorare gratuitamente.
Dieci i disegni realizzati dalla nostra disegnatrice Angela, dieci “strumenti” di gioco che i genitori possono adoperare per spiegare ai più piccoli i veri significati del Natale.
