Gli incubi e le paure notturne sono due disturbi del sonno ben differenti tra di loro.
Ti spieghiamo che cosa li causano e come si concretizzano.
Tutte le persone sognano da quattro a cinque volte ogni notte. Alcuni di questi sogni sono bellissimi, ma senza dubbio, altri sono orribili e ci fanno paura.
Le paure notturne e gli incubi di solito sono legati a preoccupazioni relazionate alla fase evolutiva che il bambino sta attraversando, per esempio paura della separazione dei genitori, timori relativi alla scuola e via dicendo.
Gli incubi e le paure notturne sono normalmente problemi passeggeri che tendono a sparire da soli, mano a mano che il bambino diventa più grande.
Gli incubi
Gli incubi sono sogni che causano paura e spavento. Esprimono le angosce che sente il bambino di fronte ad un fatto concreto accaduto durante il giorno.
Gli incubi sono frequenti nei bambini tra i 2 e i 4 anni, dato che a questa età il piccolo non sa distinguere ancora bene tra quello che è reale da ciò che è finzione.
Gli incubi possono essere causati da film o spettacoli che il piccolo vede alla televisione.
Si producono nella fase REM del sonno, normalmente a metà della notte o verso la fine del riposo notturno, e possono durare per più di dieci minuti.
Quando il bambino soffre di incubi, si sveglia terrorizzato e piange fino a quando i genitori o uno di loro non riescono a calmarlo.
Le paure notturne.
Le paure notturne sono meno frequenti rispetto agli incubi. Si definiscono come episodi di paura molto intensi che non sono relazionati nè con avvenimenti determinati nè con il contenuto del sogno stesso. Le paure si presentano nei bambini nelle prime ore del riposo e di solito durano dai cinque ai quindici minuti.
Sono frequenti nei bambini tra 1 anno e gli 8 anni, anche se in alcune occasioni, possono essere presenti anche in bambini più grandi.
Inoltre, le paure notturne possono scatenarsi per altri fattori come ad esempio febbre alta, mancanza di sonno e anche medicinali che agiscono sul sistema nervoso centrale.
Spesso, il bambino che soffre di questi disturbi non è cosciente, ha gli occhi aperti e guarda il vuoto, però non si risveglia anche se viene chiamato per nome.
Dopo questo tipo di crisi, il bambino si addormenta tranquillamente, come se nulla fosse successo.
Il giorno dopo, non si ricorda assolutamente di nulla.
Come evitarli?
Gli incubi e le paure notturne sono disturbi del sonno molto comuni tra i bambini.
Ti forniamo alcuni consigli per aiutare tuo figlio a superare le sue paure.
In primo luogo, bisogna tranquillizzare il piccolo quando si risveglia dopo un incubo o a causa di paure notturne.
Anche se non è cosciente, continuate a parlargli dolcemente per tranquillizzarlo.
Se invece è sveglio bisogna sedersi al suo fianco, sul suo letto e dimostrargli che non c’è nessun motivo per avere paura.
Bisogna fare in modo che durante il giorno parli dei brutti sogni di cui ha sofferto durante la notte.
Tranquillizzatelo dicendogli che molti bambini della sua età sognano le stesse cose.
Se gli incubi si ripetono per svariate volte la cosa migliore è quella di cercare insieme a lui un finale felice: per esempio fate in modo che pensi a un personaggio forte e buono, o ad un’arma magica capace di aiutarlo a combattere nella situazione negativa notturna.
Non lasciate che vostro figlio veda spettacoli o film che possono causargli paure. A molti bambini le scene violente o di orrore possono produrre anse notturne o incubi, che possono anche durare mesi o addirittura anni.
Quando si avvicina l’ora di andare a letto per il piccolo, giocate con lui a qualcosa di tranquillo o raccontategli una favola, magari la sua preferita. In questo modo riuscirà a concigliare nei migliori dei modi il sonno.
Un’altra cosa che potete fare è quella di mettere della musica dolce o lasciare nella sua camera una piccola lampada da notte accesa.
Bisogna consultare il pediatra nei seguenti casi:
- Se durante le crisi il piccolo soffre di contrazioni muscolari, rigidezze o sussulti
- Le crisi di paura durano più di trenta minuti consecutivi
- Gli incubi e le paure notturne non diminuiscono, o addirittura peggiorano, dopo aver applicato tutti i consigli elencati precedentemente.
- Se il bambino sente angoscia, per differenti motivi, che interferisce con le sue attività quotidiane abituali.