La favola di Cenerentola è forse la più antica e conosciuta fiaba nel mondo.
Sembra addirittura che l’originale arrivi addirittura dalla Cina (dove il piede piccolo – cosiddetto loto d’oro – era, ed è ancora, considerato simbolo di bellezza e femminilità) o dall’antico Egitto.
In occidente la storia dell’orfanella più conosciuta è stata raccontata in infinite versioni, ma la più accreditata è forse quella dei Fratelli Grimm e di Charles Perrault.
Ma è nel 1950 che Cenerentola entra a far parte dell’immaginario collettivo attuale, grazie al contributo di Walt Disney, che ne fece un cartone animato, il più bello e famoso della storia del mondo animato.
C’è da raccontare la storia?
Credo non sia necessario, visto che tutti quanti l’abbiamo sentita, vista e raccontata a nostra volta.
Adesso Walt Disney bissa, e lo fa in modo, come sempre, ineguagliabile.
Il prossimo 12 marzo 2015 infatti verrà proiettato nei cinema d’Italia (negli Stati uniti la programmazione è prevista per il 13 marzo) la versione cinematografica della favola.
Cast stellare per questa prima, che vede vestire i panni della protagonista l’attrice britannica Lily James, già nota ai più per aver interpretato Lady Rose MacClare nella fortunata serie, trasmessa in Italia su Rete4, Downton Abbey.
Il principe azzurro è interpretato dal bellissimo Richard Madden, il Robb Stark de Il Trono di Spade, serie anche questa seguitissima, trasmessa su Sky.
Ma a insidiare il primato di bellezza e protagonismo a Cenerentola ci sono due altre primedonne: la matrigna di Cenerentola, Lady Tremaine, sarà interpretata da Cate Blanchett, e la fata turchina avrà il volto dell’inglese Helena Bonham Carter.
Il cast femminile si arricchisce di altre due figure importanti: le sorellastre Drisella (la nostra Genoveffa) e Anastasia saranno infatti interpretate da Sophie McShera e Holliday Grainger.
La direzione cinematografica, neanche a dirlo, è del regista inglese Kenneth Branagh, che ha firmato capolavori come Enrico V, Amleto, Molto rumore per nulla, Come vi piace, Pene d’amor perdute (tutte opere di Shakespeare portate nelle sale, ndr) e Frankenstein.
Guardate il trailer, e soprattutto, prenotate un posto in prima fila già da ora, potrebbe esserci coda al botteghino!