Ad ogni tappa della crescita di un bambino la mamma ripercorre con la memoria ciò che è stato di lei, della sua vita, delle sue azioni nel tempo passato e dedicato al figlio.
Di noi donne si dice che diveniamo più sensibili con la maternità, più dolci, più serene: se da un lato questo è vero, perché assecondando l’istinto naturale alla vita proviamo un senso di appagamento, da un latro lato vivere la maternità significa scoprire nuove ansie e paure, provare inaspettati timori e tensioni.
Il lato “teso” della maternità dipende dalla responsabilità, perché diventare madri equivale ad assumersi la responsabilità fattiva e reale di una creatura che cresciuta nel grembo materno è diventata viva e vera.
Il bambino è un sogno che si è realizzato e dal momento in cui nasce diviene una verità che ci impone attenzione, presenza e richiede tanti accorgimenti che modificano le priorità, le abitudini e persino gli interessi.
Con un figlio la vita cambia e si misura sui bisogni del bambino.
La mamma ed il papà fanno col figlio un enorme lavoro, avviano insieme un serio e difficile percorso di accudimento del bambino, nella crescita del bebè i genitori dovrebbero reciprocamente aiutarsi e comprendersi: l’aiuto e la comprensione sostiene e facilita la vita di tutte le famiglie.
Essere un genitore è un lavoro difficilissimo che non si impara senza emozioni, senza paure e senza errori.
Qualunque mamma, dopo tutto l’impegno profuso nella crescita dei figli, guardandosi indietro si emoziona, si commuove e trova nel figlio la ragione e l’appagamento della vita tutta e di ogni sacrificio.
Il video che vi proponiamo di vedere oggi sintetizza proprio queste emozioni materne:
alcune madri portano i loro bambini dal pediatra, la tappa è delicata perché i bambini stanno per effettuare il controllo di salute del primo anno di vita; un bilancio chiave che segna per la mamma un giro di boa, il bambino sta per camminare, incomincia a mangiare con più autonomia, ha stabilito una certa regolarità nei ritmi veglia e sonno ed inizia complessivamente a somigliare ad un bimbo “quasi grande”.
Ebbene dopo la visita pediatrica le mamme, uscendo dallo studio del dottore, scopriranno che il corridoio è diventato una galleria fotografica di emozioni: tra le tante emozioni materne ci sono anche quelle del loro ultimo anno di vita. E la sorpresa porta un a firma magnifica: sono stati i papà ad allestire questa speciale gallery di ricordi.
Nei baci finali con i papà c’è il senso di tutto questo:
la famiglia è unione e comprensione, amore e affetto, collaborazione e riconoscimento del valore altrui.