La malattia è una condizione della vita possibile ma, purtroppo, sempre assai complessa da vivere.
Il male fisico è difficile prima da ammettere, poi da manifestare e infine da accettare.
Quanto più è invalidante la malattia, quando più consuma il corpo, quando più mortifica la forza fisica e la sminuisce, quanto più il male rende le persone “diverse” e “non completamente capaci o prestanti”, tanto maggiori divengono le difficoltà morali e “sociali” degli ammalati.
E spesso chi si ammala, contemporaneamente al sopraggiungere della patologia, si isola, si chiude, scappa dal mondo e in qualche modo si perde in se stesso.
Isolamento, solitudine e fuga dalla realtà non aiutano a vivere! Spesso le malattie più gravi e serie costringono chi ne soffre a “sopravvivere” piuttosto che a vivere e molte volte la sopravvivenza è una sofferta conseguenza della mancata accettazione del proprio male:
chi non accetta il sopraggiungere nefasto di una malattia finisce col rifiutare se stesso e la propria vita e facendolo difficilmente riuscirà a reagire, a combattere o a trovare ragioni di vita più forti del male stesso.
La società moderna ci impone un modello di perfezione formale a cui la nostra immaginazione non riesce a sfuggire e da cui il nostro cuore non sa liberarsi.
Avremmo bisogno di più modelli positivi ispirati alla “normalità” … anche alla tragica normalità di una vita che non sempre sorride a tutti.
Anna Marchesini è tornata in televisione fisicamente provata da una malattia altamente invalidante, l’artrite reumatoide.
Dopo un anno di assenza dal piccolo schermo la Marchesini, ospite di Fabio Fazio a «Che tempo che fa», ricompare sugli schermi televisivi e lo fa per raccontare il suo ritorno sul palcoscenico con un nuovo spettacolo teatrale:
dopo sei anni, in cui è rimasta lontana dai teatri, Anna Marchesini sarà al Piccolo di Milano dove metterà in scena «Cirino e Marilda non si può fare».
L’immagine di una donna fiera, non domata dalle difficoltà oggettive di una malattia invalidante, è un esempio edificante:
Anna Marchesini dimostra che la bravura, l’intelligenza e la professionalità superano le limitazioni fisiche consentendo un’affermazione dell’animo sopra ed oltre le disponibilità di un corpo che, per la stessa natura umana, può subire dei cedimenti.
Il messaggio che quest’attrice lancia attraverso il suo sguardo pieno di vita va assolutamente abbracciato, condiviso e praticato: il messaggio è chiaramente “Vivere la vita accetandone la complessità ma ergendo sempre con la vitalità e la forza del cuore”.
Anna Marchesini dimostra ai giovani che il cuore porta in sè il messaggio più grande dell’essere umano: la forza della passione, quell’ardore che può vincere ogni male.
Durante l’intervista rilasciata a Fabio Fazio, dinnanzi alle telecamere ed al suo pubblico, Anna Marchesini pronuncia una frase che fa riflettere (e che non ammette commenti perché è talmente intima da meritare di rimanere libera ovvero liberamente interpretabile da tutti):
“Non ho ancora capito perché si sta in vita, però ci sto”.