Lo scorso 24 gennaio scomparve dalla sua abitazione di Costigliole d’Asti una donna apparentemente normale e serena, Elena Ceste, mamma di 4 figli.
La scomparsa di Elena in breve:
Il marito ha sempre raccontato che alle 8 del mattino di quel 24 gennaio sua moglie Elena gli chiese di accompagnare i bambini a scuola, non volle farlo lei stessa perché non si sentiva molto bene.
Rimase a casa ed infatti gli ultimi a notarla sarebbero stati i vicini che l’avrebbero vista nel cortile dell’abitazione.
Dopo circa un’ora il marito, rientrando, si sarebbe reso conto dell’assenza di Elena.
La donna non era in casa ma aveva lasciato nell’appartamento il cellulare, gli occhiali da vista e la sua giacca.
La vicenda ha colpito e lasciato attonita l’Italia tutta, chi non ha pensato all’ingiustizia del destino subita da quei 4 figli giovanissimi e d’improvviso soli?
Il cuore di chi sperava in un lieto fine si è stretto quando, pochi giorni fa, il 18 ottobre, nelle campagne dell’astigiano (precisamente ad Isola d’Asti in località Chiappa) è stato rinvenuto un cadavere.
Il DNA del cadavere rinvenuto nelle campagne dell’astigiano è compatibile con quello di Elena Ceste.
Questa mattina è arrivata la notizia più triste, quella che nessuno avrebbe voluto leggere o diffondere.
Elena Ceste è stata ritrovata cadavere dopo nove mesi di ricerche.
La compatibilità tra il cadavere e il DNA di Elena è stata resa nota dopo l’esecuzione specifiche analisi cliniche approfonditamente condotte dall’Istituto specializzato di Torino delegato dall’Autorità giudiziaria inquirente.
Le indagini continuano nel più stretto riserbo.
Elena era rimasta vicino casa, infatti il corpo era nascosto a soli due km di distanza dall’abitazione della donna, si trovava in un canale di scolo delle acque.
Le condizioni delle povere spoglie di Elena sono ovviamente “complesse”. Ed al momento del ritrovamento il cadavere è stato dichiarato, come era prevedibile, in avanzato stato di decomposizione. Questo renderà sicuramente difficile l’esame del corpo di Elena.
Il ritrovamento è avvenuto casualmente, il cadavere è apparso dinnanzi agli occhi di alcuni dipendenti comunali mentre erano impegnati nella pulizia dell’alveo del canale.