Anche se Halloween non è una festa tipicamente italiana, da qualche tempo in tutto lo stivale ha cominciato ad attecchire l’idea di festeggiare la Notte di Ognissanti facendo travestire i bambini e mandandoli in giro per le case a chiedere “Dolcetto o scherzetto”.
Probabilmente questa consuetudine anglosassone ha preso piede un po’ per gioco nelle scuole, dove con l’inizio dei primi freddi, e annoiati di aspettare il carnevale, chissà quale maestra ha deciso di anticipare un po’ il tempo delle maschere e di travestire i bimbi per un giorno.
E l’idea non è dispiaciuta, visto che oramai festeggiare la Notte di Ognissanti è diventata anche in Italia una consuetudine sempre più comune.
Personalmente non amo le feste importate, (Se a qualcuno venisse in mente di festeggiare il Ramadan, io scenderei in piazza a protestare. Non per motivi religiosi, ci mancherebbe, ma pensare di digiunare 40 giorni, per una golosa, equivarrebbe a una tortura!), ma devo dire che da quando sono mamma, vedere tanti bimbi vestiti da Dracula o da fantasmino suscita in me allegria e ilarità.
E poi si pensi che in Sicilia, la “Festa dei Morti” esiste da sempre, e in un certo senso, celebrare Halloween è un modo moderno di perpetrare anche un po’ quella tradizione.
E poi ci sono le zucche.
La zucca, ortaggio tipico della stagione e simbolo di Halloween, non è soltanto buona, ma può diventare persino complemento d’arredo.
Pensate che esiste (o esisteva) anche un concorso nazionale delle zucche intagliate a Mantova, città che ha fatto della zucca il suo simbolo gastronomico e non solo.
E allora guardate come da una semplice “zucca vuota” si possa ricavare un ornamento molto chic, che può essere posto al centro di una tavola, su una credenza, e persino pensato come regalo originale da fare a un’amica o ad un ospite, che sia Halloween, Natale, o qualsiasi altra ricorrenza invernale da celebrare!