La fertilità è un concetto estraneo e sconosciuto ai giovani. Ad essa si incomincia a pensare solo quando sorge l’idea di una famiglia e di un figlio; in pratica quando si è molto giovani difficilmente si cura il proprio corpo nella prospettiva della procreazione.
Stando agli ultimi dati raccolti dalla Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (Siams) questa “disattenzione” verso la fertilità non resta senza effetti negativi: si stima che il 40% dei giovani tra 18 e 30 anni, in Italia, abbia problemi di fertilità.
A minare la fertilità maschile sarebbe innanzitutto la scarsa quantità e qualità del liquido seminale: secondo i datti diffusi dalla Siams ben 4 giovani su 10 hanno un deficit spermatico. I ragazzi sembrano più affascinati da un generico concetto di virilità e trascurano il fatto che il loro futuro procreativo è nello sperma, in pochi riflettono sul fatto che se non possiedono “spermatozoi forti” o ne possiedono meno della quantità necessaria per fecondare un ovulo non potranno facilmente e normalmente avere dei figli.
Perché l’infertilità maschile cresce?
- Perché la vita non è più a misura d’uomo, forti sono i fattori di stress e gli ambienti in cui ci muoviamo sono chiaramente inquinati.
- Perché cattive abitudini di vita dilagano: sempre più spesso ed in età sempre più precoce si consumano droghe ed alcol.
- Perché non si conduce una sana vita alimentare. Oggi l’obesità è un problema serio e assai poco dibattuto.
- Perché la moda impone i indumenti eccessivamente stretti, costringe a mantenere telefoni cellulari nelle tasche dei pantaloni e a a tenerli sempre attivi, le onde si irradiano vicino ai testicoli e nessuno pare pensare agli effetti nel lungo termine, specie quando il bombardamento causato dalle emissioni invisibili parte in tenera età, oggi i ragazzi portano il cellulare nei jeans già a 10\11 anni e lo terranno lì “per tutta la vita”.
Attenta a tali realtà e conscia della gravità delle rilevazioni statistiche, la Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità promuove il ‘Progetto Androlife’ , volto alla diffusione della cultura della prevenzione andrologica.
L’uomo non fa prevenzione, i dati parlano chiaro: più di 3mila ragazzi dai 18 ai 24 anni “non conosce l’andrologo”, in pratica il 79% della popolazione maschile giovane (nella fascia di età 18\24) non ha mai effettuato un controllo suo suoi genitali. Alla poca prevenzione si accompagna una scarsa cura dell’apparato riproduttivo.
Lo stesso ‘Progetto Androlife’ puntualizza l’importanza di alcune regole:
1. non fumare;
2. non fare uso di droghe nè abuso di alcol;
3. mangiare sano e controllare il peso;
4. svolgere una adeguata attività fisica;
5. evitare i rapporti occasionali ed usare il preservativo per ridurre il rischio di infezioni a trasmissione sessuale;
6. mantenere una corretta igiene intima;
7. evitare di sottoporsi a stress eccessivi;
8. rinunciare agli indumenti troppo stretti;
9. evitare di portare il cellulare nella tasca dei pantaloni;
10. effettuare, dopo i 18 anni, un controllo preventivo presso un andrologo.
Abbiamo chiesto al nostro nutrizionista di chiarirci il rapporto tra eccesso di peso ed infertilità. È un aspetto della questione delicato e troppo poco dibattuto. Tale profilo è poi esteso anche alle donne, infatti l’obesità configura una generica causa di infertilità sia femminile che maschile.
Qui di seguito l’esame dell’esperto, il Dottor Antonio Cretella:
Potrebbe sembrare un consiglio di altri tempi, invece è un dato dei giorni nostri, assolutamente accertato: mangiare bene aiuta a rimanere incinta. Se si sta tentando di restare incinta, è importante che la futura mamma, e per certi aspetti anche il futuro papà, si prendano cura di loro stessi e del loro sistema riproduttivo, senza dimenticare la sana alimentazione e la buona forma fisica.
Infatti, le donne e gli uomini che soffrono di obesità – come anche le donne che soffrono di eccessiva magrezza – possono avere seri problemi di fertilità. Nella donna l’obesita è causa di un’errata modulazione degli ormoni, che influenzano il ciclo mestruale: è quindi opportuno perdere o incrementare il peso a seconda della problematica, onde trovare il proprio equilibrio fisico.
La sana alimentazione, non riguarda però solo l’aspirante mamma ma anche il futuro papà, che deve alimentarsi correttamente, per poter avere una buona forma fisica, e migliorare la salute dei suoi spermatozoi. Buona parte dei casi di infertilità infatti è dovuto ad uno stile di vita caotico, fatto di eccessivo stress, cattiva alimentazione e scarsa attività fisica.
E’ importante comunque vivere la dieta, in modo sereno e tranquillo, preparando magari pranzetti con il proprio compagno sfiziosi ma leggeri. Con livelli stabili di insulina, i futuri mamma e papà, infatti, hanno maggiori probabilità di procreare: è opportuno quindi non mangiare troppo spesso ma neanche tenere a lungo lo stomaco vuoto; gli zuccheri a lento assorbimento contenuti nel pane e nella pasta sono da preferire quelli semplici dei dolci, che provocherebbero un aumento di glicemia con conseguente produzione di insulina. Le proteine sono indispensabili all’organismo, ma anche qui la fertilità è influenzata dalla loro provenienza, cosi è sempre meglio alternare a quelle animali, proteine derivanti da legumi come fagioli, ceci, lenticchie e soia. Consumare vegetali e frutta non ricca di zuccheri, è molto importante poiché ci permette di introdurre fibra, un altro nutriente utile nella dieta. Inoltre ortaggi e verdura sono particolarmente ricchi di antiossidanti che contribuiscono a contrastare gli effetti negativi di inquinamento e raggi solari, scongiurando malattie. In modo particolare l’acido folico: presente nelle verdure a foglia e nei legumi oltre che nelle arance e limoni, stimola lo sviluppo di ormoni sessuali femminili, riducendo anche il rischio di spina bifida nei neonati.
Mangiare sano non è solo importante per intervenire sulle cause di infertilità, ma anche per le fasi durante e dopo la gravidanza, come prevenzione primaria di malformazioni fetali, anomalie della crescita e patologie della gravidanza e del parto. Molte donne sono diffidenti nei confronti di piatti a base di pesce perché contiene mercurio, tossico per il feto. E’ tuttavia importante sapere che si può mangiare pesce a basso contenuto di mercurio, i più sicuri, sono i pesci di piccola taglia e quelli di allevamento, come il salmone, il pesce gatto e la trota. Questo alimento è un’ottima fonte di acidi grassi omega-3, responsabili di aumentare la fertilità e la salute del cuore. I pesci a più elevata concentrazione di mercurio sono invece i grandi predatori come tonno, pescespada, verdesca, che essendo ai vertici della catena alimentare, accumulano dosi maggiori della sostanza.
Va tenuto presente che il consumo di ferro di origine vegetale diminuisce le disfunzioni ovariche, mentre zinco e manganese contenuti principalmente nei semi di zucca, nei piselli secchi, nei cereali integrali, mandorle, noci, nocciole, hanno un’importante funzione di regolazione ormonale.
Andrebbero sempre evitati i grassi saturi, che si trovano in molti cibi industriali e nei fast food, come i grassi idrogenati (le margarine), il lardo e lo strutto. Bere un bel bicchiere al giorno di latte intero, o di yogurt non scremato invece fa bene; gli alimenti ad alto contenuto di calcio infatti aiutano a rendere forti le ossa e sono particolarmente indicati durante la gravidanza e il tentativo di concepire. Prodotti ricchi di calcio sono oltre al latte i formaggi e le uova.
Bere molta acqua è sempre importante, prima e durante una gravidanza. Per garantire una buona idratazione, sono consigliati almeno dai 6 agli 8 bicchieri di acqua, succhi di frutta naturali (che non contengano zucchero aggiunto) al giorno. I liquidi introdotti contribuiscono a crescere un bambino sano e mantenere una gravidanza normale e serena. Utile può essere quindi consumare abitualmente del thè. Esso contiene un buon livello di antiossidanti, che aiutano a promuovere un sano sistema immunitario. Alcune ricerche scientifiche dell’ultimo decennio hanno mostrato che le donne che bevono tè in modo regolare aumentano le proprie possibilità di concepimento. Al contrario invece dovrebbe essere limitata la caffeina perché ostruisce i vasi sanguigni, riduce il flusso di sangue all’utero e ostacolando l’ovulazione.
Si può concludere dicendo che: le problematiche legate alla fertilità possono essere molteplici, ma di sicuro è importante intervenire in primis sull’alimentazione, preferendo sempre prodotti certificati e coltivati senza il ricorso a pesticidi e concimi chimici. Resta inoltre fondamentale abituare i bambini sin da piccoli ad una alimentazione sana e variegata come quella proposta dalla dieta mediterranea a cui affiancare l’esercizio fisico e altre buone abitudini di vita che prevedono l’astenersi dal fumo, droghe e alcol.