Purtroppo negli ultimi decenni è stata data sempre meno importanza allo studio della geografia nella scuola.
Si passa da uno studio sommario di regioni, stati europei e mondo, al tentativo un po’ goffo di associarla alla storia, senza, nel complesso, grossi risultati.
Forse perché il mondo è sempre più globalizzato, si avverte meno l’esigenza di trasmettere le peculiarità territoriali dei vari paesi. Ricordo che quando ero bambina tutto sembrava lontano ed esotico mentre ora viene quasi facile e, per alcuni banale, fare un week end in una capitale europea e a vent’anni aver già girato mezza Europa.
L’amore per la geografia a volte si trasforma in passione travolgente di numeri, statistiche, nomi. Per alcuni è una sfida conoscere le capitali, per altri le estensioni o altro.
Dunque, per quanto poco incentivata, accanto a chi non riesce bene a posizionare neppure bene la Siria nel continente appropriato, troviamo persone che si dilettano ancora nello studio personale della geografia.
Le prime suscitano ovviamente qualche domanda e un velo di vergogna, sebbene alquanto diffuse; le seconde senz’altro ammirazione e, speriamo, un po’ di spirito di emulazione.
Se siete stati almeno una volta affascinati da google earth che, piano, piano, sostituisce le vecchie cartine geografiche ingombranti e sempre difficili da piegare, non potete però non rimanere a bocca aperta davanti a quest’uomo che si è esercitato per metà della sua vita per potere offrire questo spettacolo particolare.
Ha memorizzato perfettamente la mappa mondiale, tanto da saperla riprodurre in un minuto disegnandola con un gessetto alla lavagna.
Ha impresso nella sua mente le proporzioni e le giuste distanze. Questo professore, peraltro di storia, affascinerà senz’altro anche voi per la sua memoria fotografica eccezionale.
Fonte: Chinasmack