Il settimanale Giallo (Cairo Editore, nel numero 37 del 17 settembre 2014) pubblica in esclusiva un’indiscrezione decisiva sulle indagini relative al caso Gambirasio:
- dalla perizia dei Ris di Parma emergerebbe che il sangue rinvenuto sul cadavere di Yara avrebbe certamente colpito il corpo della vittima mentre la bambina veniva aggredita.
- Il sangue non sarebbe contaminato ovvero sarebbe proveniente direttamente dalla persona indicata prima come Ignoto 1 e poi, grazie al DN, identificata in Bossetti.
- Le tracce di sangue non sarebbero esigue, ce ne sarebbe abbastanza per considerare l’accertamento come ripetibile. Il settimanale Giallo precisa che il sangue repertato e perduto dall’assassino sul corpo di Yara sarebbe molto, la quantità, stando a quanto riportato dal giornale, sarebbe pari ad una filetta media da laboratorio (laddove una fiala da laboratorio riesce a contenere sino a 5 centilitri di sangue).
In conclusione
il sangue sarebbe caduto direttamente sul corpo di Yara, nel momento dell’aggressione il liquido ematico fresco avrebbe sporcato i vestiti della vittima sgorgando dal corpo dell’assassino.
A quanto pare Bossetti ha dichiarato di non volere negare la scienza, ma, al contempo, si è detto pronto a dimostrare come il suo sangue possa essere finito sul cadavere di Yara.
Di fatto la tesi difensiva sarebbe (secondo quanto trapela da molte e diverse indiscrezioni giornalistiche) così sintetizzabile:
– Bossetti soffre di epistassi; qualcuno per uccidere Yara avrebbe potuto usare attrezzi sporchi del sangue di Bossetti (forse attrezzi rubati al muratore) e così facendo avrebbe trasferito il liquido ematico sul corpo della bimba.
Laddove si cristallizzasse questa linea difensiva si dovrebbe ammettere che il sangue rinvenuto sul corpo di Yara non era fresco nel momento in cui sporcò la vittima.
Infatti, se il sangue di Bossetti si fosse trasferito dall’arma del delitto al cadavere sarebbe arrivato su Yara non fresco ma già secco.
Se i Ris effettivamente sentenziassero (come il settimanale Giallo scrive, riportando però solo un’indiscrezione ancora non ufficialmente confermata) che il sangue repertato sul cadavere di Yara era necessariamente fresco, allora questa linea di difesa cadrebbe.
E se qualcuno avesse “raccolto” il sangue di Bossetti per poi versarlo sul corpo di Yara?
– Il sangue tende sempre a coagularsi e seccarsi, se qualcuno avesse conservato il sangue di Bossetti prima di utilizzarlo sul cadavere, magari per depistare le indagini o incastrare il muratore, avrebbe dovuto usare una sostanza “chimica” per scioglierlo oppure avrebbe dovuto conservarlo già miscelato ad un anticoagulante.
Ma, stando sempre alla ricostruzione di Giallo, il sangue sarebbe, secondo i Ris, incontaminato.
Se la perizia dei Ris parlasse effettivamente di sangue fresco ed incontaminato la prova de DNA ne uscirebbe fortificata e la congruità degli indizi contro Bossetti si farebbe fortissima.