Il vostro bambino non riesce a staccarsi da un pupazzo, un pezzo di stoffa, un gomitolo di lana o un qualsiasi altro oggetto?
Nulla di cui preoccuparsi, è una fase del tutto naturale.
Anche il famoso personaggio Linus andava in giro sempre in compagnia della sua copertina!
Si tratta di un oggetto molto importante per il piccolo, tecnicamente si chiama “oggetto transizionale” e la sua funzione è quella di fornire un graduale distacco dalla madre. L’oggetto, infatti, assume una funzione sostitutiva ricordando la mamma al bambino.
In sintesi, simboleggia un cammino che il piccolino compie e che parte dalla dipendenza assoluta dalla mamma per giungere a quella relativa.
Inoltre è attraverso questo pupazzetto, gomitolo di lana o pezzetto di stoffa, che il nostro piccolo esploratore inizia a sollecitare le prime forme di creatività.
Il vostro compito sarà solo quello di assecondarlo, di avere rispetto per il suo caro amichetto, di cercare di non amputargli un orecchio per renderlo brutto o immergerlo in qualche fastidiosissima fragranza sperando in un rigetto spontaneo del piccolo.
Lui adora morderlo, stringerlo, sentire il suo odore, coccolarlo … Con un po’ di sangue freddo e pazienza, pian piano se ne distaccherà.
Ricordate però di trattarlo bene, ma soprattutto di portarlo con voi nei vari spostamenti o viaggi. Tra l’altro non trascurate che potrebbe tornarvi utilissimo!
Quindi nessuna fretta di eliminarlo e assecondate il desiderio anche di portarlo all’ASILO!
Si, per alcune mamme può sembrare assurdo, ma è un momento del tutto naturale quello che sta attraversando il vostro piccolo e non negategli di portare con sé nei primi giorni di scuola l’oggetto del cuore.
Molti asili nido, infatti, permettono, anzi, chiedono proprio esplicitamente alle mamme, di far frequentare la scuola anche al pupazzo in questione.
Ciò servirà a tranquillizzare il bambino, a renderlo sereno e a facilitargli l’ingresso in un ambiente colmo di tante cose nuove per lui; il suo amico gli permetterà di percepire che ha con sé un pezzo della propria casa e non si sentirà solo.
Sarà abilità degli educatori, poi, distogliere gradualmente l’attenzione del piccolo dal pupazzetto ( in genere è un atto che autonomamente svolge il bambino) per portarlo su altri giochi più grandi e molto più di belli di quelli che sono a casa, giochi di gruppo, balli, canzoncine filastrocche…
Il nostro bimbo pian piano inizierà a capire che i giochi non sono solo suoi ( come lo è il pupazzetto) e che usarli con gli altri può essere bello e divertente.
Tutte queste novità, molto lentamente, distoglieranno l’attenzione dal pupazzo, ormai diventato “puzzolente e sporco e magari pure senza un occhio”. A questo punto l”amico del cuore in un primo momento potrà essere lasciato nell’armadietto scolastico e poi a casa …
… il distacco sarà compiuto quando verranno i giorni in cui le maestre organizzeranno attività talmente impegnative da non dare modo e tempo al bambino di pensare “all’essere” che è a casa a fare compagnia, ormai, alla mamma!
Niente panico, invece, se avete un cucciolo che non ha preferenze verso nessun pupazzetto o copertina!
Care mamme, significa che siete state molto brave ad accompagnarlo nel distacco da voi , vuol dire che ha superato più serenamente degli altri questa “normale fase” e che il vostro bambino ha avuto una naturale predisposizione a comportarsi così.
Per questi motivi accettate serenamente “l’oggetto preferito” dal bambino come membro della famiglia: temporaneamente è il miglior amico di vostro figlio … ben presto lo sostituirà con altro.
Avrà mille cose da fare e da imparare!!!
Magari, consumato e stanco, quel pupazzo del cuore vi terrà compagnia a casa!