La Bufala più in voga degli ultimi mesi è quella delle morti improvvise, coì sotto la spinta di burle (quantomeno poco eleganti) sono morti molti personaggi noti ed ieri è stata la volta di Gerry Scotti.
La rete (quella del passaparola alla ricerca di clik facili e non quella dell’informazione utile e corretta) ha annunciato il decesso dello showman.
La notizia, scelleratamente ripetuta, era questa:
«Gerry Scotti si è sentito male e un medico ha tentato di soccorrerlo, ma poi ha dovuto constatarne il decesso».
– Nulla si diceva sul luogo, sul malore o sulle modalità di soccorso. Un’informazione così striminzita da sembrare subito precaria e assai poco attendibile.
Grazie alla velocità della rete, con la stessa celerità con cui si diffondeva la notizia-bufala, arrivava in rete anche la smentita.
A “parlare” (per smentire a modo suo) è stato lo stesso “morto” con un Tweet dal sapore indiscutibilmente ironico ed in perfetto stile Gerry Scotty
Con tanta ironia ed alla giovane età di 58 anni, ben portati, Gerry Scotti, risponde a mezzo Twitter e scrive: “Essendo io morto non posso smentire …”
Il cinguettio basta a tranquillizzare i fan, spegne l’apprensione e conferma anche che le notizie apprese dalla rete debbono essere debitamente considerate e filtrate.
A Gerry Scotty va un merito importante, un merito da cui noi tutti dobbiamo imparare: questo showman è un portatore sano di ironia ha la capacità e quindi il merito di diffondere allegria e di fare un uso positivo anche della critica (come ha fatto pure adesso).
La morale che si deve trarre da questo ennesimo encomio in rete è una soltanto:
ATTENZIONE a ciò che leggete in rete, filtrate le notizie e se la news riguarda un personaggio noto fate sempre riferimento alle pagine ufficiali ed agli ufficiali profili sui social network.