“Per mia figlia sei solo tu in questa mente mia mi manchi tu mi manca l’allegria sei solo tu in questa vita mia amore”, questo messaggio, datato 4 agosto, capeggia sulla bacheca Facebook di Loris Gozi, il supertestimone contro Antonio Logli.
Loris Gozi da tempo ha rivelato alle autorità ciò che vide e sentì nella notte tra il 13 ed il 14 gennaio del 2012 mentre Roberta scompariva e quando, secondo l’alibi fornito da Antonio Logli, in casa Ragusa – Logli dormivano tutti ignari del destino della mamma e delle sue sorti.
La testimonianza di Loris Gozi potrebbe rivelarsi decisiva in sede processuale e potrebbe letteralmente opporsi all’alibi di Antonio Logli.
Un anno fa Loris Gozi e la sua famiglia furono vittime di un assalto perpetrato contro la loro vettura da alcuni teppisti: l’auto del testimone venne presa a sassate davanti ad un bar di San Giuliano Terme.
La notizia riportata dal settimanale Giallo, Cairo Editore n°33 del 20 agosto 2014, fu svelata dalla signora Anita, compagna di Loris. Le parole di Anita (testualmente riportate dal settimanale appena citato) sono di quelle che colpiscono :
«Da quando abbiamo deciso di raccontare ciò che abbiamo visto quella notte, io e il mio compagno non troviamo pace.
Tre giovani ci hanno riconosciuto e insultato pesantemente. Uno di loro ha afferrato una pietra e l’ha scagliata contro la nostra macchina rompendo il vetro anteriore davanti ai nostri bambini»
Adesso ancora una sventura, ben più grave della prima: la figlia di Gozi, di appena 7 anni d’età, è stata vittima di un terribile incidente stradale, nel quale ha rischiato di morire.
La bambina si è salvata e le sue condizioni non sono gravi, tuttavia è ancora ricoverata in ospedale. La piccola ha riportato vistose ferite sul volto, in particolare sono stati necessari punti di sutura sulla fronte e sul mento.
Le parole del padre fanno riferimento, dunque, alla sventura che la piccola si è trovata a vivere.
La bambina è la terza figlia di Gozi, la più piccola dopo due maschi, uno di 15 e l’altro di 10 anni, tutti figli di Anita.
L’auspicio è innanzitutto che la bimba si riprenda prestissimo e ritorni in famiglia.
Il settimanale Giallo, che dà la notizia dell’incidente, aggiunge un particolare che fa riflettere: pare che Gozi abbia cancellato dal suo profilo Facebook una foto della bambina ed un altro messaggio dedicato alla figlia, lo avrebbe fatto per evitare di essere criticato? Forse sì.
Ebbene un testimone, che civilmente racconta ciò che ha visto concorrendo in maniera decisiva ad un’indagine importante, merita rispetto. La società tutta partendo dal popolo di Facebook dovrebbe essere meno critica e più tollerante.
L’intera redazione di vita da mamma si stringe intorno ad Anita, la compagna di Loris, mamma della piccola ricoverata, e spera, insieme con i genitori, che la bimba si riprenda prestissimo.