Le bambine tendono ad uno sviluppo puberale sempre più “precoce”.
Oggi si diventa signorine molto prima di un tempo, infatti il menarca compare tra i 12,5 e i 13 anni.
Ma già fra i 10,5 e gli 11 anni si percepiscono i primi indicatori della pubertà: peluria, crescita del seno e aumento della altezza.
Sebbene noi, nel linguaggio parlato, definiamo precoce lo sviluppo delle nostre figlie, in pediatria si parla di pubertà precoce solo se i cambiamenti descritti investono il fisico delle nostre “bimbe” prima del compimento degli 8 anni.
Recentemente è stato condotto uno studio sui fattori alimentari probabilmente capaci di infuenzare la puberta’ precoce. L’indagine è stata condotta dai ricercatori dell’università di Bristol (Gb) e pubblicata sulla rivista ‘Public Health Nutrition’.
Gli studiosi inglesi hanno concluso che: il consumo di grandi quantità di carne aumenta il rischio di pubertà precoce per le bambine.
Avrebbero condotto l’indagine su oltre tremila bambine di 12 anni: esaminando le loro abitudini alimentari e mettendo a confronto le loro diverse diete, hanno rilevato che lo sviluppo è arrivato prima per quelle di loro che usano consumare molta carne. In questo modo è apparso con evidenza il collegamento fra consumo abbondante di carne e pubertà precoce.
La ricerca sottolinea che quando l’abitudine all’ampio consumo di carne è radicata già a sette anni d’età le bimbe, così alimentate, avranno il 75% di possibilità in più di avere la prima mestruazione entro i 12 anni di età; diversamente il primo ciclo non precede il compimento del 12esimo anno per quelle bambine che abitualmente preferiscono altri alimenti.
Come si spiegherebbe questo rapporto tra il consumo di carne e la pubertà? “La carne è ricca di zinco e di ferro – spiega l’autore principale della ricerca, Imogen Rogers – tutte sostanze che l’organismo interpreta come ‘aiuti’ per la gravidanza. E questo potrebbe spiegare come mai un alto consumo di questa pietanza può portare alla pubertà precoce“.