Un regime alimentare è buono quando è equilibrato, l’alimentazione mediterranea certamente ha questa qualità fondamentale. Non solo è equilibrata, fondata su “ingredienti” sani e ricca di frutta e verdura ma è anche piacevole, buona e gustosa. Sarebbe buona norma adottarla come regime alimentare sempre ed a prescindere da qualsiasi patologia.
Questa indicazione alimentare generica oggi assume ancora più valore grazie ad una recente ricerca condotta dalla Harokopio University di Atene, diretta dal dottor Demosthenes Panagiotakos e pubblicata sul “Journal of American College of Cardiology”, essa dimostrerebbe che la dieta mediterranea è una efficace cura contro la sindrome metabolica.
I ricercatori dalla Harokopio University hanno comparato i risultati di 50 studi aventi ad oggetto l’alimentazione e la salute fisica.
La dieta mediterranea rispetto agli altri stili alimentari garantisce maggiore protezione cardiovascolare in quanto riesce a tenere nei parametri di norma i trigliceridi, i livelli di colesterolo, la pressione arteriosa e la glicemia. Tutti elementi capaci di divenire fattori di rischio per la sindrome metabolica quando alterati, ovvero presenti nel sangue a livelli elevati, cioè superiori alla norma.
Gli esperti, promotori ed autori della ricerca, hanno sottolineato che l’importanza della scoperta non è marginale perché combattendo la sindrome metabolica si abbassano le probabilità di obesità, si scongiura il rischio di colesterolo alto, si arginano, indirettamente, le malattie cardiache e cardiovascolari.
Abbiamo chiesto al nostro nutrizionista, il Dottor Antonio Crepella, di fare il punto sulla sindrome metabolica e sui benefici della dieta mediterranea.
La SINDROME METABOLICA è un campanello dall’allarme da non trascurare
La Sindrome Metabolica di per sé non è una malattia. La dobbiamo invece considerare un campanello dall’allarme che ci avvisa che le nostre abitudini alimentari e il nostro stile di vita attuali, se mantenuti tali, potrebbero nel corso degli anni aumentare il rischio di andare incontro a seri problemi quali: infarto cardiaco, ictus o diabete.
La sindrome metabolica è una situazione reversibile, basta correggere le proprie “cattive abitudini”.
COME SI RICONOSCE LA SINDROME METABOLICA?
La Sindrome Metabolica è una problematica che interessa le persone che presentano contemporaneamente 3 o più dei seguenti fattori di rischio:
– adiposità addominale
– trigliceridi elevati
– bassi livelli di colesterolo “buono”(HDL)
– pressione arteriosa elevata
– glicemia elevata
ADIPOSITA’ ADDOMINALE comunemente è l’accumulo di grasso. L’eccesso di grasso si può concentrare sulla pancia o nella zona addominale, oppure sul sedere l’effetto prodotto è definito corpo a mela, nel primo caso, corpo a pera nel secondo.
CORPO A MELA: con l’accumulo di grasso a livello addominale il rischio di essere colpiti da infarto è 2 volte maggiore.
CORPO A PERA: con l’accumulo di grasso su glutei e cosce è più alto il rischio di sviluppare problemi di mobilità.
TRIGLICERIDI ELEVATI e BASSI LIVELLI DI COLESTEROLO “buono”
Le dislipidemie sono condizioni nelle quali la quantità di lipidi presenti nel sangue è superiore a quella normalmente necessaria.
Qui di seguito indichiamo i così detti VALORI RACCOMANDATI, quelli che, cioè, indicano un buono stato di salute:
Trigliceridi < 150 mg/dl
Colesterolo-HDL > 50 mg/dl per l’uomo
Colesterolo-HDL > 40mg/dl per la donna
Si parla di IPERTENSIONE quando la pressione arteriosa, cioè la forza esercitata dal sangue sulle pareti delle arterie risulta aumentare.
Anche qui di seguito indichiamo i così detti VALORI RACCOMANDATI, quelli che, cioè, indicano un buono stato di salute:
– massima < 135 mmHg
– minima < 85 mmHg
GLICEMIA ELEVATA
Si parla di DIABETE quando la glicemia a digiuno è maggiore o uguale a 126 mg/dl
PERCHE’ INSORGE LA SINDROME METABOLICA?
La Sindrome Metabolica può essere messa in relazione a scorrette abitudini alimentari, all’assunzione di cibi ad elevato contenuto calorico e ad una ridotta attività fisica. L’insieme di questi fattori determina lo sviluppo di adiposità addoiminale e di insulino resistenza, due condizioni che si sostengono reciprocamente nel tempo. Proprio l’insulino resistenza a sua volta favorisce l’insorgenza delle altre quattro alterazioni dei fattori di rischio che contraddistinguono la Sindrome Metabolica
COME SI COMBATTE?
L’arma vincente è certamente l’alimentazione e la dieta, quella mediterranea è sana e rappresenta sempre un buon aiuto. È’ indispensabile, inoltre, la riduzione del pesocorporeo.
La riduzione del peso corporeo migliora tutti i fattori di rischio cardiovascolare della sindrome metabolica:
– riduce l’adiposità addominale
– riduce la pressione arteriosa
– riduce la glicemia e trigliceridi
– aumenta il colesterolo HDL
Come MIGLIORARE LA DIETA IN QUANTITA’ E QUALITA’?
– Aumentare il consumo di FRUTTA–VERDURA e LEGUMI
– Evitare condimenti di origine animale preferendo quelli di origine vegetale
– Dosare la quantità dei cibi in base al loro potere calorico
– Ripartire l’apporto calorico in 5 pasti giornalieri( colazione – pranzo – cena e 2 spuntini)