Quante volte avreste voluto che vostro figlio pronunciasse prima il vostro nome, madri o padri che leggete?
Purtroppo però la maggior parte delle volte le prime “parole” dei bambini non sono né l’una né l’altra, poiché il primo fondamento dell’emissione dei suoni di un neonato, che avviene all’incirca verso il quinto-sesto mese di vita è una sorta di cantilena che fa la-la-la-la.
Per questo motivo la prima forma di comunicazione dei bambini viene chiamata lallazione.
Il fonema che si sviluppa per primo è infatti questo (la), poi verranno anche i pa-pa e i ma-ma (e li ci sarà da divertirsi a vedere con quale ordine il bimbo li pronuncerà)
In effetti però non è che il bambino dia un vero significato a questi suoni, quanto piuttosto una sorta di ninna nanna, un ritmo che il bambino si diverte ad ascoltare (anzi ad ascoltarsi).
Dopo poco tempo poi il bambino comprende come questo modo di interazione generi una risposta anche negli altri, e questa interazione contribuisce poi a sviluppare nel piccolo il desiderio di comunicare ulteriormente.
Certo lo sviluppo del linguaggio è un processo lungo e tortuoso, che si conclude intorno ai due anni di età (ma anche più tardi in alcuni casi, non c’è da preoccuparsi se il bimbo parla dopo questo periodo).
Ma è anche uno dei momenti della crescita di nostro figlio più divertenti.
E’ il momento in cui si smette di pensare al piccolo solo per i suoi bisogni primari come la nanna e la pappa, e si gode di questa interazione che cresce ogni giorno.
Se volete un esempio, guardate questo video, nel quale una bimba molto piccola “discute” con il padre, il quale la sta a sentire divertito.
E non è il solo, il papà ad essere divertito, visto che il video è stato pubblicato su youtube, per il gusto di tutti quelli che si vorranno “intromettere” nella discussione, a patto che riescano!