Scienziati e esperti di geologia stanno da tempo investigando su un gigantesco cratere apertosi misteriosamente nel terreno a nord della Siberia (Russia), e da cosa sarebbe stato causato.
Questo largo cratere, largo circa 50 metri e profondo circa 100, è apparso misteriosamente circa due anni fa nella regione della Yamal (nota come la terra alla “fine del mondo” dai locali) e fino ad adesso era rimasto un fenomeno davvero misterioso.
Adesso una spedizione è arrivata nella regione per approfondire e studiare questo cratere.
“Fenomeni come questi non sarebbero nuovi – dice un ispettore del governo – è già capitato anche in passato, e potrà succedere ancora nel futuro, ed è il risultato delle gelate e del successivo disgelo a creare questi crateri”.
Il buco profondo in effetti aveva destato diverse teorie, da quelle attendibili fino alle più bizzarre: meteoriti, UFO, asteroidi impazziti e via dicendo.
Chris Fogwill, un geologo esperto di glaciazioni dell’ University of New South Wales di Sydney, Australia, avrebbe una possibile spiegazione per questo:
“L’immagine dà l’idea di un fenomeno periglaciale, un collasso di un pingo. Il pingo è una collina che si forma in alcune regioni artiche, a causa del ghiaccio accumulato che forma un nucleo sotterraneo, alimentato dall’acqua che porta il nucleo a spingere il terreno tutto intorno.
Quando il ghiaccio si scioglie si crea un cratere, come quello che si vede nella regione siberiana”
Un’altra ipotesi che allontana il mistero Ufo e asteroide è quella della scienziata Anna Kurchatova del Sub-Arctic Scientific Research Centre, ovvero quella del cratere creatosi a causa di un esplosione. Secondo l’esperta infatti lo scoppio sarebbe frutto di una combinazione di gas naturale, ghiaccio e Sali minerali del terreno, combinazione causata dal riscaldamento globale che avrebbe contribuito a innescare questa reazione.
Insomma, come si legge, le origini del cratere misterioso sarebbero comunque tutte da ricondurre a fenomeni naturali “terrestri”.
Per avere incontri ravvicinati, mi sa che dovremo aspettare ancora!
Fonte: The weather Net