Il parto è un momento nella vita della donna che per quello che accade in quegli istanti (che per qualcuna durano anche diverse ore!), e per come la vita stessa cambierà, che è difficile da dimenticare.
Come arrivare preparate al parto?
Manuali della gravidanza perfetta se ne è scritti tanti, e in rete di siti e forum sull’argomento se ne trovano un’infinità (ma il migliore, care mamme e future mamme, è vitadamamma.com!!).
Dunque l’informazione ormai è tale che difficilmente oggi avviene che una donna sia impreparata ad affrontare un momento così intenso.
Ricordo ancora quando mia mamma, divenuta tale oltre 43 anni or sono, raccontava della sua esperienza in sala parto: la madre le aveva detto che per partorire in modo più indolore possibile avrebbe dovuto bere una tazza di latte. Lei, una volta partorito una bella bambina, la rimproverò, perché quel consiglio non le aveva impedito di soffrire terribilmente: “Mamma, io la tazza di latte l’ho bevuta, ma non è servita a niente!”
Oggi non è più così, e anche alle future nonne, magari internaute anche esse, non verrebbe in mente di dare un consiglio così ingenuo.
Come fare per affrontare un parto al meglio?
Ecco cinque consigli
1 Equipe
In genere quando una donna resta incinta sceglie il proprio ginecologo in base alle proprie esigenze, o magari perché ne conosce già uno, o perché chiede alle amiche qualche nome.
Al momento del parto per la donna è sempre confortante avere vicino a sè una equipe conosciuta e preparata.
Non dimentichiamo però che per la propria salute e quella del bambino le strutture ospedaliere pubbliche sono sempre più preparate ad affrontare qualsiasi tipo di evenienza e di emergenza, il consiglio è dunque di scegliere un ospedale, che se anche dovesse gestire turni che prevedono medici differenti dal vostro proprio nel momento del parto, sono sempre preparati e all’altezza di gestire tutte.
2 Documenti
Prima del parto informatevi sulle procedure da seguire per il ricovero, la registrazione del neonato e tutti gli altri documenti da produrre prima e dopo la nascita.
Questo per rendere agevole per tutti la consultazione di cartelle cliniche e ogni altra documentazione che possa servire.
Non dimenticate infine un vostro documento di identità e la tessera sanitaria.
3 Abbigliamento
Si sa che il parto è un evento che per quanto si programmi, segue il suo corso a prescindere da qualsivoglia volontà.
Allora già ad una certa data sarà bene avere le idee chiare sull’abbigliamento da portare in ospedale per sé e per il nascituro.
Anche qui l’elenco della valigia per il parto è stato pubblicato in rete in una serie infinita di varianti.
Quanto all’abbigliamento della mamma in sala parto, solo poche raccomandazioni sono necessarie: dimenticate la lingerie di pizzo, troppo scomoda e di nessun aiuto!
Optate per un intimo comodo perché in quei momenti tutto il resto potrebbe essere solo un intralcio, e prevedete in valigia un paio di camicie da notte grandi, ma non quelle del corredo, perché all’uscita della sala parto potrebbero essere soltanto da buttare!
4 Preparazione al parto
Gli accorgimenti “tecnici” in campo ostetrico si sono rivelati nel tempo importanti e molto utili per la gestione del dolore durante il travaglio.
Non è un caso che anche i più sportivi diano un’importanza notevole ad esempio alla respirazione.
Una corretta respirazione infatti consente di ossigenare i muscoli, evita le apnee che potrebbero invece contrarli e non favorire l’espulsione.
La respirazione dunque dovrà essere ritmica e costante, anche nei momenti in cui vorreste essere da un’altra parte nel mondo.
In questo aiutano molto i corsi pre-parto che oramai si organizzano e si frequentano con sempre maggiore assiduità.
5 Programmare il parto
Infine, dopo che avrete preparato la valigia, i documenti, che il corso pre-parto sarà arrivato all’ultimo incontro, e che avrete concordato tutto con il vostro ginecologo, la sua equipe e la segreteria dell’ospedale, ricordate: tutto questo organizzare potrebbe non servire a niente, perché il parto non è gestibile come fosse un programma di computer!
Questo non significa che i consigli dati finora siano inutili, ma questa ultima raccomandazione potrebbe essere la più indicata:
Ricordate che avere un bambino è una cosa naturale, e avviene da migliaia di anni, nelle caverne, sotto gli alberi, e dopo, qualsiasi equipe abbiate avuto intorno, qualsiasi stanza d’ospedale vi accolga, la cosa che vi resterà sarà vedere la creatura che per quei passati nove mesi, ha danzato dentro il vostro corpo come una parte di voi.