L’ 8 marzo è la festa della donna; l’origine di questo festeggiamento non è da ricercarsi in un vezzo femminile che ne ha richiesto una giornata di celebrazione ma bensì in accadimenti storici che lasciarono un’impronta e segnarono la svolta nell’affermazione dei diritti delle donne, con particolare riguardo alle lavoratrici.
Esistono diversi eventi che vengono identificati all’origine del festeggiamento. Il più accreditato sembra quello che risale ai fatti del 1908 quando un gruppo di donne operaie dell’industria tessile Cotton a New York protestò scioperando per diversi giorni, al fine di chiedere miglioramenti delle loro condizioni di lavoro. L’8 marzo, il proprietario dell’industria fece sigillare le porte della fabbrica con le manifestanti all’interno; un incendio, che si stabilì poi di natura dolosa, portò alla morte di 129 donne scioperanti.
Versioni simili, legate alla lotta del mondo operaio femminile impiegato nell’industria tessile, vengono narrate con molte affinità tra loro. E’ per questo motivo che risalire ad una origine certa del festeggiamento rimane un’impresa ardua.
Qualche studioso ne colloca le origini durante il periodo marxista-leninista quando, nel corso della seconda conferenza internazionale delle donne, nel 1910 le delegate dei 14 paesi partecipanti stabilirono che le donne socialiste di ogni nazione, patrocinate dai sindacati, venissero agevolate per organizzare una “giornata delle donne”, come richiamo al diritto di voto femminile.
Nonostante l’origine incerta, la tendenza a celebrare la giornata delle donne si affermò piano piano in varie parti del mondo, così come in Italia e la mimosa diventa il simbolo di questa celebrazione.
Non è errato individuare l’origine di questa ricorrenza in una volontà comune di affermazione di diritti politici, economici e sociali delle donne, che richiedevano il riconoscimento del loro lavoro a parità degli uomini, il diritto al voto e tutela durante le gravidanze e nel periodo post-parto.
E’ solo con i movimenti femministi degli anni ’70, che chiedevano il diritto al divorzio e all’aborto, che la diffusione della celebrazione della festa della donna prende piede a livello mondiale.
Nel 1977 l’UNESCO proclama un’unica data per tutti, l’8 marzo come “giornata internazionale della donna”. Durante questa giornata tutti i movimenti femminili e femministi si organizzano per manifestare in favore dei diritti della donna.
La scelta della mimosa come fiore rappresentativo della festa della donna, non ha una particolare simbologia, ma è dovuta alla ricerca di un fiore simbolico di stagione che fosse economico.