Secondo uno studio Americano il 92% dei bambini sotto i due anni è presente su internet già dai primi mesi di vita. Infatti sempre più genitori inseriscono le foto dei loro figli sulla rete, perché giustamente sono orgogliosi , e vogliono mostrare al mondo intero quanto belli siano i loro pargoli; anche questo è un modo per manifestare amore nei loro confronti.
Come genitore comprendo questa necessità,io stessa vado molto fiera dei miei piccoli e vorrei che tutti potessero vederli con i miei occhi.
Dopotutto la foto di un bimbo, solitamente , fa tenerezza, strappa un sorriso…ci emoziona. Ma non tutti sono uguali,per questo non scordiamoci che come nella vita reale anche nel web esiste il male.
Prendiamo ad esempio Facebook, il social network più in voga, non solo è zeppo di fotografie di piccolissimi, ma ho potuto notare che vi sono tanti bambini iscritti. Ora,ho i miei dubbi che questi bambini così piccoli abbiano potuto effettuare da soli la registrazione al social network!
Capisco ancora una volta che le motivazioni possono essere tante,ad esempio un parente lontano: Facebook è un modo veloce per far conoscere un nipotino ai nonni,agli zii,tramite foto e pensieri. Giustissimo!
Però allora cerchiamo di proteggerli da occhi indiscreti,e impostiamo le dovute misure per la protezione della privacy.
Personalmente non credo che con una foto si possano correre dei seri pericoli fisici,ma perché dare la possibilità a chicchessia di appropriarsi dell’immagine del nostro bambino mentre fa il bagnetto nudo o in costume, gioca e sorride. Perchè rischiare che delle nostre immagini di famiglia qualcuno possa farne un uso improprio?
Per noi sono sicuramente immagini innocenti ma esse rappresentano del prezioso materiale per chi innocente non è.
Facebook, come Internet, è frequentato da tutti, anche da malintenzionati e, quando si tratta di bambini, i nostri timori riguardano principalmente la pedopornografia.
A tale proposito Andrea Rossi, capo del Compartimento della Polizia delle Telecomunicazioni di Roma, all’ADNKRONOS afferma: “I genitori usino molta cautela nel pubblicare su Facebook le foto dei figli.
Soprattutto se l’immagine è accessibile a tutti può essere utilizzata da chiunque, senza alcun controllo. L’uso di immagini di figli minori da parte di un genitore su Facebook è perfettamente lecito ma sconsigliabile: chi realizza pedopornografia ritiene più che appetibili immagini di questo tipo, in qualche modo ‘introduttive’ a quelle più ‘gravi “ .
Massimo Di Giannantonio, docente di psichiatria all’università Gabriele D’Annunzio di Chieti, appoggia quanto affermato da Rossi e spiega all’ADNKRONOS : “I genitori che pubblicano le foto dei propri figli piccoli su Facebook sono sempre di più. Lo fanno perché spinti dalla voglia di mostrare il loro ‘frutto’ migliore. Il problema è che molti però sottovalutano i rischi. Sul web non mancano infatti i ‘malati distruttivi’ pronti ad approfittare della nostra buona fede“.
“Se proprio si vuole pubblicare sul web un’immagine del proprio figlio, è bene usare alcune precauzioni. Ad esempio – conclude – non inserire mai nome, numero di telefono e il nome della scuola che frequenta il bambino“.
Facebook è un luogo pubblico,visibile a tutti e frequentato da milioni di persone. Provate ad immaginare un locale,uno qualsiasi,un bar,una caffetteria,pub. “Esporreste la foto del vostro bambino nudo, in uno di questi luoghi pubblici?” Questa è la domanda che pone Vittorio Paolo Fasciani – Specialista Informatico per Aquilone Blu- nel suo articolo, e che mi ha particolarmente colpito. E aggiunge anche come la rete internazionale dei pedofili scambino le foto dei bambini come fossero figurine: da quella di minor valore a quella di maggior valore.
Da rabbrividire se ci pensate…