Il 18 e il 19 maggio scorso è stata data un’allerta riguardante un lotto di pomodori ciliegini che hanno registrato 26 casi di intossicazione alimentare ascrivibili nel quadro patologico determinato dal batterio Escherichia Coli.
Questo batterio può avere conseguenze importanti nei bambini, nelle persone anziane o debilitate. La sintomatologia è quella tipica di una gastroenterite acuta che può però degenerare in persone con ridotte difese immunitarie.
E’ stato il presidente dello “Sportello dei Diritti” Giovanni D’Agata a fare la segnalazione dopo l’allerta data dal Ministero della Salute della Repubblica Ceca, attraverso il sistema di Allerta Rapido Europeo, in riferimento ad un lotto importato dal Marocco e commercializzato da una società francese.
I pomodorini sono stati distribuiti in molti supermercati francesi e i casi di intossicazione per ora sono avvenuti solo in Francia ma il lotto è stato distribuito anche in Germania, Slovacchia, Romania, Regno Unito ed Italia si può solo presumere che non sia più sul mercato. Si tratta di circa 50 mila chili di prodotto.
Alcune associazioni di consumatori, per precauzione, consigliano di evitare l’acquisto del suddetto prodotto di provenienza dal Marocco anche se da parte del Ministero per l’agricoltura del paese non sarebbe ancora stato individuato un nesso ufficiale tra le contaminazioni dei pomodorini ciliegino ed i casi di contagio registrati fino ad oggi.
I suggerimenti per tutelarsi, in ogni caso, sono quelli che si raccomandano sempre:
– Lavare attentamente frutta e verdura soprattutto se mangiate crude, in quanto la cottura neutralizza la tossicità del batterio.
– Pulire sempre molto bene anche gli attrezzi della cucina: coltelli, taglieri, insalatiere.
– Lavarsi sempre molto bene le mani prima e dopo aver maneggiato cibi.
Fonte: Rasff (Sistema di Allerta Rapido Europeo), Sportello dei diritti