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Omicidio Sarah Scazzi: Sabrina è Giuinto il Momento della Confessione

di Federica Federico

02 Giugno 2014

Sarah Scazzi

Omicidio di Sarah Scazzi – dopo la condanna all’ergastolo di Sabrina e Cosima la battaglia legale procede verso l’Appello.

Sono 479 le pagine scritte dagli avvocati di Sabrina Misseri e presentate ai giudici d’Appello per “comprovare” l’innocenza della cugina di Avetrana, condannata già in primo grado all’ergastolo.

Sabrina Misseri, 26 anni, e Cosima Serrano, 56 anni, mamma e figlia, zia e cugina di Sarah Scazzi,sono state condannate in primo grado alla pena dell’ergastolo per l’omicidio della giovane Sarah.

La condanna però non pare avere fermato la lotta legale né ha squarciato varchi di umano pentimento nei cuori di Sabrina e Cosima, nessuna confessione, nessuna certa ammissione se non le verità traballanti ed insicure di zio Michele.

Michele Misseri continua a richiamare su di sé la responsabilità del delitto della nipote Sarah Scazzi e da tempo ha costruito un movente sessuale che tuttavia non ha convinto i giudici. Gli inquirenti hanno imputato a Michele la responsabilità dell’occultamento del cadavere di Sarah e alle due donne invece la responsabilità del grave delitto.

Nelle 479 pagine che argomentano l’appello gli avvocati di Sabrina ribaltano le motivazioni dell’accusa a partire dagli sms che non sarebbero l’alibi costruito da Sabrina per discolparsi ma la prova della sua innocenza.

Mamma Concetta, dopo aver letto le pagine scritte dalla difesa di sua nipote, esterna sulle pagine del settimanale Giallo (Cairo Editore n°22 del 4 giugno 2014), una accorata e decisa richiesta: “Sabrina basta, è giunto il momento di confessare che hai ucciso tu la mia Sarah”, così titola il settimanale che raccoglie lo sfogo legittimo e sincero della madre della povera vittima.

La mamma di Sarah aveva già parlato al settimanale Giallo, particolarmente interessante questa ricostruzione che disegnerebbe un nuovo e più ampio scenario (leggi il link che segue):

Sarah Scazzi, ecco perché è morta



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