La mente umana raccoglie le informazioni dal mondo esterno e le sintetizza trasformandole in dati fruibili e comprensibili.
Il processo di associazione tra un’immagine visiva carpita dal mondo esterno ed un’idea mentale acquisita dall’esperienza umana è uno dei meccanismi che realizzano la sintesi appena citata.
Come e perché la mente umana opera un processo di sintesi tra immagine visiva e concetto astratto o idea mentale?
Questo processo consente all’uomo di distinguere con immediatezza cose e persone dando ad esse un nome; permette di interpretare la realtà e di intuirla “a prima vista” e facilita anche i processi di lettura.
Infatti, con riguardo alla capacità di leggere, è noto che, a mano a mano che si impara, la lettura diventa sempre più semplice e più veloce. Vi siete mai chiesti perché?
Perché il bambino legge una lettera per volta, poi una sillaba per volta e col tempo passa lentamente alla lettura fluida di parole e frasi?
La normale evoluzione che un bimbo compie nei processi di lettura è merito del meccanismo di sintesi mentale: la mente associa al complesso di lettere che l’occhio vede le parole, lo fa sintetizzando le immagini e agisce sulla base di un rapporto tra percezione visiva e esperienza acquisita.
Tal volta, leggendo, piccoli refusi di stampa possono anche sfuggire e se non ce ne accorgiamo non è colpa di una mancata conoscenza delle regole grammaticali, spesso è, piuttosto, colpa di una istintiva lettura veloce.
La mente umana parte dal presupposto che un complesso di lettere assemblato in un modo sempre uguale formi, appunto, sempre la stessa parola.
Non ci credete?
Provate a leggete le scritte contenute nell’immagine n°1 della galleria fotografica proposta in calce a questo articolo.
Perché l’immagine proposta in copertina è stata definita impossibile?
La foto qui proposta al lettore è un fotomontaggio ma l’inganno è assai difficile da carpire.
Non hai trovato il difetto che rende la foto improbabile nemmeno tu?
La donna fotografata ha 6 dita, soffermati sul particolare della mano e lo noterai. Ha 6 dita anche la donna proposta nella foto n°2 della galleria fotografica qui sotto.
Distinguere particolari così piccoli e caratteristici è assai difficile.
La mente cataloga l’immagine come quella di una donna e ne definisce i tratti per approssimazione (compiendo cioè la sintesi esposta sopra).
Il risultato ultimo ci induce a non contare le dita perché semplicemente vedendo la mano (per un’istintiva e comune associazione immagine-dato) tendiamo a chiamare e catalogare come mano quella parte del corpo.
Chi ha notato le 6 dita è una persona particolarmente attenta ai dettagli, scrupolosa sicuramente anche nella lettura e avvezza a soffermarsi sui particolari.